
Il verdetto era stato emanato poco prima della morte della ragazza, la cui salma è stata trasporta negli Usa per essere congelata tramite il processo di "criogenesi", una tecnica basata sull'idea di poter conservare a lungo un corpo a temperatura bassissima rallentandone gradualmente le funzioni vitali.
L'ibernazione post-mortem della ragazza è stata autorizzata col consenso della madre della giovane e contro il volere del padre. Il giudice che ha pronunciato la sentenza, Peter Jackson, ha raccontato di aver visitato la ragazza in ospedale e d'essere rimasto "colpito dall'animo coraggioso con cui ha affrontato la sua sorte". Ma ha aggiunto che, tecnicamente, è stato chiamato solo a giudicare su chi avesse ragione tra i due genitori su come disporre del corpo della figlia dopo la morte.
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