cronaca

Il giovane affetto da lieve ritardo mentale non era stato ammesso alla 5° superiore
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 Il Tar ha condannato al pagamento di 10 mila euro di risarcimento il ministero dell'Università e della Ricerca a favore di uno studente disabile con un lieve ritardo mentale. La famiglia del giovane ha fatto ricorso al Tribunale amministrativo regionale dopo la non ammissione alla quinta classe di un istituto superiore da parte del figlio.


Nella sentenza il Tar della Liguria ha condannato il ministero dell'Università e della Ricerca stabilendo che "deve ritenersi provato il danno non patrimoniale patito dal ricorrente in termini di sofferenza emotiva, essendo noto che la valutazione negativa formulata nei confronti di un ragazzo molto giovane per il mancato superamento dell'anno scolastico determina uno stato d'animo di sofferenza e frustrazione, perché a risultarne colpita è l'immagine che l'individuo ha di sé".

Il Tar sottolinea che "il comportamento dell'istituto superiore, in violazione del piano educativo personalizzato dell'alunno, ha comportato la lesione del suo diritto all'integrazione scolastica e dell'interesse legittimo a una valutazione in linea con la sua situazione di portatore di handicap".