
'Pane e lavoro', recitava lo striscione srotolato da una sessantina di manifestanti sugli spalti del consiglio contro il paventato rischio di licenziamento di circa 100 dipendenti, dopo la rescissione del contratto da parte della stazione appaltante Italferr. 'Lavoro-lavoro' e 'a casa non si va' sono stati gli slogan urlati dai lavoratori. I lavori del consiglio sono stati sospesi per un incontro tra i manifestanti e la conferenza dei capigruppo.
Domani ci sarà un vertice in prefettura con i rappresentanti delle istituzioni, la stazione appaltante e il committente.
IL COMMENTO
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo
Sindacalista aggredito, Genova merita di sapere la verità