
Sono stati incrociati i nomi di attività pubblicizzate su booking.com con i dati in possesso dagli uffici. Alcune strutture non risultavano in regola con la comunicazione di inizio attività, obbligo di comunicazione degli alloggiati, assolvimento del pagamento della tassa di soggiorno e dei tributi. Sono diciannove le strutture che hanno subito il controllo incrociato. La polizia municipale si è mossa anche in base a segnalazione di vicini che lamentavano disturbo per il via vai dei turisti e sulla base di testimonianze raccolte con questionari sottoposti a ospiti stranieri.
I risultati delle indagini sono stati trasmessi a guardia di finanza, Agenzia delle Entrate e Corte dei Conti. "Il settore extralberghiero conta circa 600 strutture in città - ha detto il vicesindaco Cristiano Ruggia, che oggi ha presentato l'esito dell'attività di verifica con il comandante della polizia municipale Alberto Pagliai - e va sostenuto agendo su diversi livelli, tra cui l'accertamento della regolarità fiscale per combattere la concorrenza sleale".
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo