Quella che era cominciata come una vendetta personale del leader del Cremlino contro Hillary Clinton - spiegano le fonti alla Nbc - si e' man mano trasformata in un sforzo teso a mettere in luce durante la campagna elettorale la corruzione nella politica americana, minando la l'immagine e la credibilita' della leadership degli Stati Uniti nel mondo.
E se ad ottobre le 17 agenzie di intelligence Usa avevano rilasciato una dichiarazione in cui si accusava la Russia di essere dietro l'hackeraggio del partito democratico, affermando che tale operazione poteva essere autorizzata solo ai massimi livelli, ora per la prima volta ad emergere sarebbe state delle prove incontrovertibili di legami tra le operazioni degli hacker e Putin in persona.
Ultimamente la Cia - facendo infuriare il presidente eletto Donald Trump - ha di fatto avallato la tesi che Putin abbia voluto con forza l'elezione del tycoon alla Casa Bianca. Una visione che l'Fbi e altre agenzie di intelligence non hanno sostenuto in pieno.
IL COMMENTO
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid
Il docufilm sul Covid, una lezione per la giunta che deve rifare la sanità