
"A favorirli sono stati il pranzo di Natale e le cene di famiglia che aiutano la trasmissione dei virus", spiega il professor Giancarlo Icardi, direttore del dipartimento di Scienze della Salute dell'Università di Genova, collaboratore dell'Istituto Superiore di Sanità e fra i maggiori esperti di epidemia influenzale.
"Rispetto al 2015 siamo di tre settimane in anticipo, l'anno scorso il virus venne isolato a fine dicembre, quest'anno all'inizio del mese. Quelle di questi giorni sono patologie provocate dalla combinazione fra il vero virus dell'influenza e i parainfluenzali, 'cugini' della vera influenza che possono portare raffreddori, congiuntiviti e mal di gola e problemi gastrointestinali".
Il più frequente colpisce appunto l'apparato gastrointestinale, come riferiscono dal 118 e dalla guardia medica, in questi giorni subissati di chiamate di cittadini: "Può portare crampi allo stomaco, diarrea e un po' di febbre - ha detto Icardi -, ma si risolve nel giro di 24-48 ore se i soggetti sono in buone condizioni fisiche. Il picco della vera influenza invece dovrebbe arrivare a metà gennaio e potrebbe colpire almeno 8 mila i liguri, di cui almeno 4 mila genovesi".
IL COMMENTO
Salis contro Piciocchi, analisi a distanza
Salis, quanto conta la bellezza in politica?