Fu papa Paolo VI nel 1968, durante la guerra in Vietnam, che scrisse il primo Messaggio per la Pace: "Sarebbe Nostro desiderio che poi, ogni anno, questa celebrazione si ripetesse come augurio e come promessa, all'inizio del calendario che misura e descrive il cammino della vita umana nel tempo, che sia la Pace con il suo giusto e benefico equilibrio a dominare lo svolgimento della storia avvenire”. Da allora la Chiesa cattolica celebra il 1 gennaio come Giornata mondiale della Pace: i cristiani mai possono rassegnarsi ad accettare la guerra come soluzione ai conflitti e sempre vogliono essere operatori di pace.
La Comunità di Sant’Egidio dal 1968 lavora per la pace, nel dialogo con tutti che ha portato alla pacificazione in situazioni di guerra. Da otto anni Sant’Egidio promuove il passo della pace al grido di “Pace in tutte le Terre” attraverso le oltre 600 manifestazioni del 1 gennaio che si svolgono in tutto il mondo. Italia appuntamento a Roma, Firenze, Napoli, Milano, Genova, Novara, Avellino, Alessandria, Terni, Messina, Padova, Torino, Bari, Parma, Lucca, Catania, Palermo.
LA MARCIA A GENOVA - Il tema è 'La nonviolenza: stile di una politica per la pace'. Attraverserà il centro città con la partecipazione dell'arcivescovo e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco. Ci saranno anche le testimonianze di accoglienza dei profughi a Ventimiglia. La Siria, l'Iraq, il Pakistan, la Nigeria, ma anche le grandi città europee colpite dalla violenza e il dramma dei profughi in fuga dai conflitti.
La Marcia fa seguito al messaggio per la pace letto dal Pontefice in piazza San Pietro e che il cardinale Bagnasco leggerà a sua volta prima della partenza della manifestazione. L'appuntamento è alle 15.15 alla basilica dell'Annunziata poi la marcia raggiungerà piazza San Lorenzo.
IL COMMENTO
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