
Dopo un "Padre Nostro" alcuni partecipanti si sono recati all'ingresso del Comune per posizionare i lumini: "Ci siamo riuniti in questo brutto momento - spiega Marco Delsignore, uno degli organizzatori - per stare vicino alla famiglia Guglielmi, colpita da una disgrazia che poteva capitare a ognuno di noi. Una tragedia annunciata visto che più volte abbiamo segnalato la presenza di migranti in mezzo alla strada in zone poco illuminate della periferia". Nessuno degli amministratori era stato formalmente avvisato, così come non era stata data comunicazione dell'evento neppure alla polizia. Due agenti del locale commissariato, infatti, si sono fermati per un controllo, allontanandosi soltanto dopo aver appurato che si trattava di un pacifico momento di preghiera.
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo