
Secondo il pm su 19 giorni monitorati, per 18 volte Sarchi avrebbe saltato numerose ore di lavoro pur avendo regolarmente timbrato il cartellino di ingresso. Per lui il gip Franca Borzone aveva disposto la misura cautelare dell'interdizione per sei mesi. Manotti, che ha coordinato l'inchiesta della Municipale, aveva invece chiesto gli arresti domiciliari.
Secondo quanto accertato, l'uomo andava in ufficio, timbrava il cartellino e dopo pochi minuti usciva e andava nella sede della Croce Celeste per prestare servizio di volontariato. A fine del turno rientrava nella sede del comando e ritimbrava il badge con l'orario di uscita. In questo modo avrebbe saltato oltre 100 ore di lavoro. L'accusa è truffa aggravata e alterazione di dispositivi magnetici.
IL COMMENTO
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