politica

Doppio ordine del giorno in Consiglio
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 Il consiglio regionale ha approvato due ordini del giorno, uno presentato dalle opposizioni, Pd, M5s e Rete a sinistra, e l'altro dalla maggioranza sul convegno delle ultradestre europee previsto a Genova l'11 febbraio. E' stata la capogruppo del Pd Raffaella Paita, sostenuta da Gianni Pastorino (Rete a Sinistra), a chiedere che l'assemblea fosse sospesa a inizio seduta alle 10.30 per trovare un'intesa sugli ordini del giorno che sono passati con una astensione incrociata per permettere la loro reciproca approvazione.


L'odg firmato da Raffaella Paita e Valter Ferrando, Alice Salvatore (M5s) e Gianni Pastorino è stato approvato con 13 favorevoli e 15 astenuti. Il documento "esprime forte preoccupazione per la tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza pubblica" e "dà mandato al presidente della giunta regionale ad esprimere nelle sedi istituzionali competenti contrarietà e preoccupazione" rispetto allo svolgimento del convegno internazionale "a cui parteciperanno movimenti o partiti fascisti e nazionalisti europei".


L'odg di Alessandro Piana (Lega Nord Liguria-Salvini), Matteo Rosso (FdI), Lilli Lauro (Giovanni Toti Liguria), Angelo Vaccarezza (FI) e Andrea Costa (Liguria Popolare) approvato con 15 voti favorevoli e 13 astenuti invita la giunta "ad attivarsi presso le autorità preposte per legge affinché vengano rigorosamente valutate le condizioni di legge e di ordine pubbliche affinché questa manifestazione possa tenersi" e "a vigilare affinché la manifestazione non diventi occasione per la propaganda di idee e proposte politiche contrarie alla leggi della Repubblica italiana".

Il consiglio regionale che ha anche approvato all'unanimità un ordine del giorno, firmato da Angelo Vaccarezza e Claudio Muzio di Fi, che impegna il presidente della giunta regionale ad "attivarsi con i mezzi istituzionalmente adeguati per chiedere a tutte le massime cariche dello Stato Italiano di presenziare, in occasione delle celebrazioni del Giorno del Ricordo, alla cerimonia che si terrà il 10 febbraio a Trieste presso il monumento nazionale della Foiba di Basovizza, in memoria e in onore delle migliaia di morti innocenti italiani, che persero la vita per mano dei partigiani comunisti jugoslavi e delle centinaia di migliaia di profughi italiani che furono costretti a fuggire".

Secondo Paita "alla fine anche il governatore Toti grazie all'odg del Pd, ha cambiato idea sul convegno" in virtù del voto di astensione della maggioranza, mentre Pastorino ha ribadito che il convengo è una iniziativa che "va assolutamente fermata". La sospensione dei lavori ha provocato un botta e risposta fra Pd e M5s. "Abbiamo sprecato 10mila euro per una seduta a vuoto", ha affermato Salvatore. "Il no al fascismo non è mai una perdita di tempo", ha replicato Paita. "Il Pd ha ritenuto prioritario, visti anche i tempi stretti, discutere di questo convegno per dire un no chiaro e senza appelli a questo raduno fascista che offende la storia democratica di Genova", ha affermato l'esponente del Pd.

Ma per Salvatore "è andato in scena il vergognoso teatrino del Partito Unico, che usa qualunque mezzo o cavillo pur di non parlare dei temi che interessano davvero la cittadinanza, dalla Gronda al biodigestore di Isola del Cantone, solo per citare i casi più eclatanti" e in particolare, ha affermato l'esponente grillina, le interrogazioni del M5s su temi che "imbarazzano profondamente centrodestra e centrosinistra".