
"Abbiamo necessità di consentire una accoglienza migliore - ha aggiunto il Prefetto - e stiamo procedendo alla sostituzione dei servizi igienico sanitari e dei moduli abitativi. Per questo abbiamo una ospitalità minore. In questo momento siamo intorno ai 220 ospiti, ma c'è sempre qualcuno che si allontana e non fa rientro".
Questa scelta è stata criticata dalla "Rete No borders". Secondo i No Borders almeno 150 persone adesso vivono in strada. Ma il prefetto precisa: "Il centro non sarà mai chiuso, parliamo di sospensione e questi numeri non mi risultano. In ogni caso, esiste un servizio delle forze dell'ordine che controllano il territorio ed evitano che si verifichino problemi sanitari o di ordine pubblico".
IL COMMENTO
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