
Doria, che si era autonominato nel board, aveva - di fatto - messo in imbarazzo il Presidente Signorini che si era rivolto all Autorità anticorruzione guidata da Cantone per una verifica su quella e altre nomine. La legge di riforma prevede infatti che i Comuni indichino un delegato "con specifiche competenze...".
In attesa delle valutazioni di Cantone, oltre al giudizio in sospeso sulle competenze in materia portuale dell'attuale sindaco, appare quanto meno dubbio che il comune possa indicare un membro della propria amministrazione anziché un delegato.
Eppure Confindustria si sbilancia: non solo ufficializza la fiducia a Doria, ma auspica il mantenimento di tale carica anche oltre il termine del suo mandato amministrativo. La parola passa ora all'anticorruzione, con Signorini e il porto di Genova e Savona ingessati perché chi poteva individuare personalità con i requisiti, competenti e senza conflitti di interessi, ha preferito scegliere strade più tortuose, soluzioni poco limpide che hanno messo le banchine in una situazione di stallo, impedendo al Presidente di avviare l'attività della nuova Autorità di Sistema.
IL COMMENTO
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