
A essere stati condannati a rifondere il danno sono stati il Comune di Chiavari, gli eredi del sindaco di allora Alessandra De Barbieri, gli eredi del costruttore delle rimesse e il condominio.
Biancardi morì nel box di casa sua, mentre cercava di recuperare la macchina, schiacciato dal crollo del muro che era stato sgretolato dall'esondazione del rio Rupinaro. Era stata aperta una inchiesta penale che aveva visto indagati De Barbieri (poi morta nel corso del procedimento penale) e il suo predecessore che era stato assolto.
Il tribunale delle acque aveva però stabilito che la manutenzione del muro di sponda spettasse al Comune e che la stessa amministrazione non aveva avvertito i cittadini dei rischi dell'allerta. I giudici torinesi hanno concesso ai familiari della vittima più del doppio come risarcimento per "la drammaticità dell'evento" e per "il lungo lasso di tempo trascorso dai fatti".
IL COMMENTO
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