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Squadra senza vittoria nel girone di ritorno ma le colpe non sono di Juric
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I numeri condannano Juric, ma il tecnico rossoblù va aiutato. Il Genoa marcia ad una media retrocessione, all’andata in 5 partite 10 punti, nel ritorno solo 2, ma le responsabilità non sono solo quelle del tecnico. I rossoblù probabilmente si salveranno anche perché una vera e propria concorrenza per evitare il peggio proprio non c’è con Pescara, Crotone e Palermo troppo deboli per rappresentare una minaccia seria.

Ma questo non deve assolvere un Genoa che preoccupa. La squadra con la partenza dio Rincon e gli infortuni di Perin e Veloso ha poca personalità e questo non è da imputare a Juric che ha semmai come unica colpa quella di non aver espresso le sue preoccupazioni per un centrocampo troppo molle senza il venezuelano considerato che Hiljemark fatica e Cataldi pure.

Anche in attacco c’è da fare qualche considerazione. Simeone rappresenta una splendida scoperta e il ragazzo oltre a segnare ha la stoffa persino del leader malgrado i suoi 21 anni, ma dietro a lui cosa c’è? Pinilla anche con Juric non gioca visto che il croato sta puntando su Pandev.

Buono il ritorno di Palladino che non ha comunque mai segnato molto mentre Taarabt, tecnicamente rassicurante, deve ritrovare un briciolo di forma che non è dietro l’angolo. E Ninkovic è da un po’ che va in panchina. Infine la difesa.

Burdisso è in calo e si vede, orban non convince e Gentiletti è molto fragile e comunque ora starà fuori un mese. Izzo è il giocatore piu’ forte, ma ora inizia un processo per le vicende di Avellino che potrebbe togliere concentrazione al campano. Munoz è forte ma fa i conti spesso con gli acciacchi. E Biraschi in conclusione non ha ancora esordito. Per questo Juric non è certo in cima agli imputati. E poi la settimana che porta a Pescara va affrontata con calma