cronaca

L'accusa: "Volevano violentarla, lei è morta scappando"
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È fissata per il 24 maggio prossimo la data dell'udienza preliminare davanti al Gup del Tribunale di Arezzo per il caso della studentessa ligure Martina Rossi, morta il 3 agosto del 2011 precipitando dal balcone della camera 609 dell'hotel Sant'Ana di Palma di Maiorca.

Davanti al giudice compariranno Alessandro Albertoni, 25 anni, studente universitario e Luca Vanneschi 26 anni piccolo imprenditore entrambi di Castiglion Fibocchi (Arezzo) che devono difendersi, attraverso i loro legali, dall'accusa di morte in conseguenza di altro reato, come si legge nella richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla procura aretina.

La notte in cui è caduta, Martina Rossi si trovava nella camera dei due giovani aretini per attendere le amiche uscite con gli altri due aretini arrivati alle Baleari con i due imputati. Subito dopo la morte di Martina la polizia spagnola concluse che si era trattato di suicidio. Grazie alla caparbietà dei genitori della studentessa ventenne, il caso fu riaperto dalla procura di Genova per poi approdare ad Arezzo perchè in caso di morte all'estero è competente la procura dove risiedono gli indagati.

Il Procuratore della Repubblica di Arezzo Roberto Rossi, concluse le indagini portate avanti attraverso numerose consulenze che hanno comportato anche la riesumazione del corpo di Martina, ha sposato la tesi del pm genovese Biagio Mazzeo ed ha chiesto i rinvii a giudizio per i due aretini nella convinzione che Martina sia caduta dal balcone per sfuggire a un tentativo di violenza sessuale da parte dei due giovani. Gli altri due aretini che erano usciti con le due amiche di Martina sono indagati a Genova per false dichiarazioni.