cronaca

Un capotreno, un portinaio e un barista: due conferme e una riduzione
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 Tre processi per violenza sessuale si sono celebrati in Corte d'appello proprio nel giorno di San Valentino.

I giudici hanno ridotto la pena per un capotreno accusato di avere molestato una viaggiatrice ventenne trovata senza biglietto. Condannato a Massa con rito abbreviato a 3 anni e 4 mesi, oggi i giudici genovesi hanno ridotto la pena a un anno e 4 mesi applicando l'attenuante della particolare tenuità del fatto prevalente sull'aggravante dell'esercizio di pubblico servizio (in primo grado era stata ritenuta equivalente all'aggravante). I fatti risalgono al 2014 mente il treno transitava a Carrara. Secondo l'accusa l'uomo che ha 63 anni avrebbe detto alla ragazza, scoperta senza biglietto, che avrebbe chiuso un occhio, se lei si fosse prestata. Pare che in tal senso abbia avuto altre due denunce.

E' stata invece confermata la pena a un anno e 8 mesi per il portinaio di uno stabile di Genova di 66 anni che, nell'estate 2014, avrebbe molestato una quattordicenne lievemente ritardata mentalmente. Secondo l'accusa la ragazza che era in crisi per aver litigato con il fidanzatino, sarebbe stata invitata in casa dell'uomo. Dopo averle fatto vedere film "osè" l'avrebbe toccata. La ragazza aveva chiamato il fidanzato che, a sua volta, aveva avvertito la polizia.

Infine i giudici della corte d'appello hanno confermato un anno e 9 mesi per un marocchino imputato per avere molestato una connazionale ventenne che lavorava nel suo bar a Genova. E' stato invece assolto dal tentativo di lesioni per il quale in primo grado gli erano stati inflitti 5 giorni (oltre alla pena per la violenza sessuale). I fatti risalgono al 2012. Secondo l'accusa avrebbe sbarrato la porta d'ingresso del locale con una sedia per non farla uscire e l'avrebbe toccata. La giovane aveva gridato e i passanti avevano dato l'allarme. Per il capotreno il pg Ezio Castaldi aveva chiesto 2 anni mentre negli altri due casi la conferma della pena di primo grado.