
Oggi, infatti, davanti al tribunale collegiale si è aperto il processo al ragazzo accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina con l'aggravante del numero di persone trasportate. Per l'occasione è stato organizzato un presidio da parte di una ventina di no border italiani e francesi a sostegno del ragazzo. Felix, infatti, ha più volte dichiarato di aver agito spinto da ragioni umanitarie e non economiche.
"Credo di aver agito nell'ambito della Convenzione europea per i diritti dell'uomo e, quindi, in un quadro di legalità. Per il resto, oggi è stata la mia prima udienza nella quale sono stato ascoltato assieme a carabinieri e ai testi della difesa. Non sono qui per far passare un messaggio ma solo perché sono stato in prigione", ha detto Croft
Félix, che continua a rivendicare i motivi umanitari all'origine del suo gesto, è stato a lungo ascoltato dal Collegio. Il processo è stato aggiornato al prossimo 16 marzo per discussione e sentenza. Nel corso dell' udienza il suo difensore, l'avvocato Ersilia Ferrante, ha fatto presente la recente sentenza del tribunale di Nizza in cui un altro attivista francese - accusato di avere portato in Francia circa duecento stranieri, sempre dal valico di Ventimiglia - è stato condannato a una multa di 3 mila euro perché il giudice ha accolto la tesi dei motivi umanitari. Riferendosi al flusso di migranti, Croft ha poi aggiunto: "Per la situazione in cui ci troviamo noi cittadini europei o del mondo non abbiamo altra scelta".
"Dicono che avesse delle armi nella sua auto e sapete cos'erano queste armi? - ha detto la mamma del giovane - Dei coltellini. Inoltre, aveva con sé 50 euro per la benzina e dicono che questi sono i soldi con cui lo hanno pagato". Secondo l'avvocato difensore di Félix, Ersilia Ferrante, "non siamo di fronte a un passeur ma una persona che ha agito per ragioni umanitarie e chiediamo l'assoluzione perché non c'è lucro".
IL COMMENTO
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia
"Ti ricordi Bilancia?" 17 vittime scelte per odio e per caso