
Guido Morso dunque secondo l'accusa è il solo indagato per omicidio volontario. Gli amici della vittima Marco Mor N'Diaye e Christian Beron Tovar detto Escobar sono invece accusati di rissa aggravata dalla morte di Di Maria così come il padre di Guido Morso, Vincenzo.
Il delitto sarebbe maturato per un debito di droga, secondo gli investigatori della squadra mobile, ma secondo gli avvocati dei Morso nasconde tanti punti oscuri. Quel giorno i due Morso arrivarono all'appartamento dove stavano i tre armati di pistola. Di Maria, N'Diaye e Beron a loro volta aspettavano i due e hanno cercato di aggredirli. Ne è nata una rissa e Di Maria è stato ucciso.
Padre e figlio sono scappati ma dopo 24 ore il più giovane si costituì e confessò di avere sparato. Il padre si era presentato dai carabinieri due settimane dopo il delitto. L'autopsia aveva chiarito però che Di Maria era stato colpito con un coltello, arma mai ritrovata dagli inquirenti. I Morso avevano detto di aver avuto solo due pistole e che i coltelli li avevano gli altri contendenti. In più sotto le unghie della vittima venne trovato il Dna di N'Diaye: secondo il legale di Morso, l'avvocato Riccardo Lamonaca, potrebbe essere dunque lui l'assassino. Il legale nei prossimi giorni potrebbe chiedere un nuovo interrogatorio per il suo assistito.
IL COMMENTO
Quel processo che non finisce e le autostrade sempre più trappola
Salis contro Piciocchi, analisi a distanza