cronaca

Presi due pusher a Genova: un senegalese e un algerino
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Notte proficua per la lotta allo spaccio a Genova. La Polizia a ha arrestato un cittadino senegalese di 29 anni, pregiudicato per reati in materia di stupefacenti che, durante un controllo, ha ingoiato due involucri che nascondeva in bocca e ha aggredito i poliziotti. È accaduto nella notte in zona Prè, durante un controllo delle volanti. Preso anche un pusher algerino con 250 grammi di eroina. 

Si tratta di un algerino 34enne, irregolare, già noto come spacciatore in centro storico. Gli agenti lo hanno rintracciato in via Carbone
, a Oregina, dove lo avevano notato nascondersi in un'aiuola. Subito dopo ha preso un involucro dallat asca e lo ha lanciato sotto un'auto parcheggiata. I poliziotti lo hanno recuperato e dentro hanno trovato 14 pacchetti di eroina per un peso complessivo di 250 grammi. Il pusher, bloccato e sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di € 350 in banconote di vario taglio e vari cellulari. Ora gli inquirenti lavorano per ricostruire la rete di spaccio in cui era inserito.

In vico del Pozzo, invece, gli agenti hanno notato tre persone
, due uomini e una donna, e si sono avvicinati per identificarli. Uno degli uomini è stato notato mentre nascondeva in bocca un involucro di colore celeste, per poi ingerirlo. Alla richiesta di spiegazioni si è alterato e si è scagliato contro un poliziotto, costringendo anche gli altri operatori ad intervenire per cercare di calmarlo. Tutto inutile: l'uomo ha preso a tirare pugni alla cieca agli agenti, mandandone uno all'ospedale. 

Approfittando della situazione il secondo uomo è fuggito, mentre la donna, una cittadina lituana di 27 anni, pregiudicata, moglie del senegalese, è intervenuta in aiuto al marito, tentando di mettersi in mezzo per farlo scappare. Gli operatori sono comunque riusciti a condurre i due alle autovettura di servizio per accompagnarli in Questura. Il 29enne è stato poi accompagnato in ospedale e sottoposto ad esami che hanno accertato la presenza nello stomaco e nell’intestino di 2 corpi estranei.

L’uomo è stato arrestato per i reati di resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale, la donna è stata denunciata per il reato di favoreggiamento personale. Fissato il processo per direttissima.