cronaca

Aumento Tari del 6,89%, Doria: "Se non passa, 46%"
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 Una prima fase con l'ingresso al 49% di Iren Ambiente in Amiu entro maggio 2017, una proroga del contratto di servizio Amiu al 2028 e la stabilizzazione di 31 precari, una seconda fase in cui Iren potrà salire fino al 69% del capitale sociale. Sono i passi della proposta di delibera per aggregare l'azienda per la raccolta dei rifiuti Amiu a Iren Ambiente approvata a Palazzo Tursi dalla giunta Doria, che il 30 marzo la sottoporrà al voto del Consiglio comunale.

Il documento prevede che la sede Amiu resti a Genova salvo modifiche all'unanimità dello statuto a cui il Comune dovrebbe dare un improbabile ok. L'aumento medio della Tari a Genova nel 2017 stimato dalla delibera sarà del 6,89% per utenze domestiche e commerciali per recuperare in dieci anni i 130 milioni di euro di extracosti provocati dallo smaltimento fuori Regione dei rifiuti a seguito della chiusura della discarica di Scarpino.

Se la delibera non passasse l'aumento previsto sarebbe del +46,2% in un'unica soluzione o del +18% con rate al 2020. Iren Ambiente si impegna a fare 115 milioni di euro di investimenti per dotare Amiu di impianti, preferibilmente a Scarpino, nel genovesato e su aree pubbliche.

In un primo tempo Iren Ambiente si impegnerebbe a completare l'impianto di smaltimento di 'Scarpino 3' per 13 milioni di euro entro il 2017, un impianto di trattamento meccanico biologico per 55 milioni entro il 2019, l'impianto di biodigestione anaerobica dei rifiuti organici per 25 milioni entro il 2020, per un investimento totale di 93 milioni, di cui circa 60 milioni nell'area di Scarpino, i restanti preferibilmente nel genovesato e in aree pubbliche. Il piano industriale Amiu è parte integrante dell'accordo e prevede l'estensione della raccolta dell'umido in tutta la città e un ulteriore potenziamento della raccolta differenziata.

Il primo aumento di capitale di Iren Ambiente sarà di 5 milioni di euro cash, il secondo stimato di 34 milioni in denaro o impianti, per un totale di 39 milioni. Fino al 2020 gli utili dovranno essere reinvestiti nell'azienda senza dividendi. Iren Ambiente nominerà l'amministratore delegato di Amiu mentre il Comune di Genova esprimerà il presidente. Il parere del Comune di Genova sarà obbligatorio e vincolante per ogni scelta strategica.

"E' una delibera che consente ad Amiu di avere una prospettiva e trasformare in realtà il suo piano industriale", commenta il presidente di Amiu Marco Castagna. "L'unico piano possibile per uscire dall'emergenza", rimarca l'assessore comunale al Bilancio Franco Miceli. "Una risposta seria all'emergenza ambientale ed economica sofferta da Amiu", aggiunge il sindaco Marco Doria. "Mentre continuiamo a portare avanti gli interventi per azzerare il rischio percolato a Scarpino", afferma l'assessore al Ciclo dei rifiuti Italo Porcile.

LE REAZIONI

Antonio Bruno annuncia una "opposizione durissima" del "Quarto Polo" (includendo gli ex M5s di Effetto Genova): "Nonostante l'assenza (anzi la negazione) di un mandato da parte del Consiglio Comunale, la Giunta Doria decide di consegnare AMIU alla indebitatissima multiutility IREN (con significativa presenza di banche e fondi di investimento). Le alternative ci sono e le associazioni le hanno esposte fino alla serata di ieri a Palazzo Ducale.
Faremo un'opposizione durissima, insieme ai soggetti che lavorano a un Quarto Polo per la gestione della nostra città.  E' la cartina di tornasole per discernere chi vuole promuovere servizi e beni pubblici e chi li vuole svendere".