economia

Edilizia in crisi (-1,2%), ma meglio che nel resto d'Italia
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Il 2017 si apre con il segno meno per l'artigianato ligure: il primo trimestre si chiude con un saldo negativo dello 0,8% (in linea con l'andamento nazionale, -0,9%), pari a 372 imprese in meno (frutto di 933 nuove aperture e 1.305 chiusure).

Il trend messo in luce dagli ultimi dati Infocamere-Movimprese mostra un artigianato in difficoltà, ma che va meglio rispetto ai risultati di un anno fa, quando l'andamento nei primi tre mesi era negativo dell'1,5%.

In Liguria si contano 43.796 micro e piccole imprese artigiane attive. I due principali settori, manifatturiero e costruzioni, registrano, rispettivamente, un calo dello 0,9% e dello 0,8%. Nel primo caso, sulle 7.212 microimprese totali, 145 hanno aperto i battenti, mentre 212 hanno chiuso, per un saldo negativo di 67 unità.

Il settore delle costruzioni ha invece perso 179 realtà in tre mesi, frutto di 480 nuove aperture, 659 chiusure, per un totale di 21.177 imprese attive. Un trend, quello delle costruzioni, migliore rispetto al dato nazionale (-1,2%), mentre il manifatturiero risulta in linea.

"Sembra frenare l'emorragia del tessuto artigiano ligure - afferma Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria - rispetto allo stesso periodo del 2016, con quasi un dimezzamento del calo". A livello provinciale, Genova conta 22.526 micro e piccole imprese artigiane attive. In questi primi tre mesi 459 hanno aperto e 653 hanno chiuso: 194 unità in meno (-0,86%). A Savona ci sono 9.030 realtà attive: 201 aperture, 274 chiusure, per un totale di 73 unità artigiane in meno (-0,8%). A Imperia 6.992 micro e piccole imprese artigiane attive: 149 aperture, 203 chiusure, 54 realtà in meno (-0,7%). Alla Spezia 5.248 microimprese totali, 124 aperture e 175 chiusure: il saldo è negativo di 51 unità (-0,97%).