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Verso il voto: 11 giugno D-Day di Genova per eleggere il sindaco
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Continuano i confronti su Primocanale tra i candidati a sindaco di Genova. Dopo gli esponenti delle tre forze politiche nazionali, è arrivata la serata dei candidati indipendenti. La prima ora di dibattito vede scontrarsi Paolo Putti (Chiamami Genova), Marika Cassimatis (Lista Cassimatis) e Marco Mori (Riscossa Italia). Alle 22 Arcangelo Merella (Ge9Si) che non si è potuto presentare, Cinzia Ronzitti (Partito Comunista dei Lavoratori) e Stefano Arrighi (Popolo della famiglia).

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I TEMI - A decidere i temi della sfida sono le voci raccolte tra i genovesi durante le puntate de 'Il programma del sindaco lo facciamo noi', realizzate nelle strade dei quartieri per capire dai cittadini quali sono le priorità della città. Dal lavoro al degrado, dai migranti alla sicurezza, dalla viabilità al trasporto pubblico i candidati delle tre principali forze politiche saranno chiamati a rispondere sulle questioni concrete posti dalla gente.

LE REGOLE - A guidare il confronto sono regole ferree: ogni partecipante avrà 30 o 60 secondi per rispondere, a seconda della domanda, e due diritti di replica da giocarsi a piacimento. Sono previste anche domande incrociate.

CASSIMATIS, MORI E PUTTI


1. COSA RAPPRESENTA LA VOSTRA LISTA?
Cassimatis - È nata in seguito a un evento col M5s. Avendo vinto le primarie qualcosa è andato storto, è stata sconfessata la votazione sul blog ed è stata candidata la persona arrivata seconda. L'ordinanza del tribunale non è stata sufficiente per presentare il simbolo. Ci siamo candidati con la lista indipendente e siamo contenti di averlo fatto
Mori - Riscossa Italia è l'acronomo di ristabilire la costituzione salvandoci. Oggi non c'è più differenza tra campagne locali e nazionali. Il problema è sempre la penuria di moneta. La risposta è nella Costituzione repubblicana del 1948 che prevede che la sovranità appartenga al popolo e non ai poteri economici. È entrata Monica Casaletto in Senato, la ringraziamo e ne siamo felici.
Putti - Chiamami Genova nasce dalla consapevolezza che le forze politiche storiche, centrosinistra centrodestra e M5s non hanno più al centro la comunità. Nasce dall'esigenza di trovare persone che abbiano voglia di mettersi in discussione per un progetto che abbia l'interesse dei cittadini come bene primario. Hanno scelto me per questo incarico e li ringrazio, anche con un po' di senso di responsabilità.

2. PROMETTETE PIU' PARCHEGGI E RIDUZIONE DELLE TARIFFE?
Cassimatis - È un problema per Genova, ma noi vogliamo potenziare un servizio pubblico, in modo che i genovesi facciano a meno dell'automobile. Genova Parcheggi è un carrozzone, con una tariffa tra le più alte d'Italia, forse è un ente che non serve e potrebbe essere gestito direttamente dal Comune. A Roma per lasciare in un'area periferica la macchina si parla molto meno.
Mori - Iniziamo a non promettere ciò che non può essere fatto. Ciascun sindaco deve durante il suo mandato comportarsi come un commissario liquidatore. Il Comune deve recuperare risorse e quindi si attacca a queste forme ingiuste. Sul reddito abbiamo un sistema tributario progressivo, ma sul posteggio colpiamo di più il povero. Posso intervinre solo sollevando l'incostituzionalità del patto di stabilità
Putti - Vanno realizzati i parcheggi d'interscambio che sono strategici per questa città insieme a un trasporto pubblico che funziona. Genova Parcheggi incassa 12 milioni di euro, ne sta restituendo meno di 2. Si potrebbe fare un ragionamento: non basare la dissuasione della sosta sul prezzo ma su talloncini a disposizione, mettiamo dieci in un certo periodo.

3. MEGLIO CIVICO O POLITICO?
Cassimatis - La mia è una lista civica totale e questo è un grande valore per la mia lista. Anche il percorso che abbiamo fatto di distacco totale dal M5s ha un senso in questa direzione. Noi possiamo portare avanti la voce dei cittadini
Mori - Per forza di cose siamo un gruppo politico. La politica non va demonizzata, questa sì. Va demonizzato un presidente del Consiglio che riceve Soros a Palazzo Chigi.
Putti - Siamo una lista civica nel senso che è stato richiesto alla società civile di contribuire a un progetto utile alla città. I partiti hanno la tendenza a essere autoconservativi. Ma non c'è lo stigma.

4. SERVONO I VOTI: PERCHE' NON ALLEARSI?
Cassimatis - Quella di Putti non è una lista civica pura. Ci sono persone che partecipano a partiti politici. Negativo a prescindere? Credo che il cittadino debba essere libero di fare scelte e non avere vincoli.
Putti - Noi stavamo costruendo un certo tipo di percorso mentre Marika era la candidata del Movimento 5 Stelle, non era interessata. Spero che Marika venga eletta ed entri in consiglio, spero che noi andremo al ballottaggio.

5. MORI, NON CREDE DI ESSERE FUORI DAL TEMPO?
Mori - Lo siamo più che mai. Quando Moro parlava di un controllo sull'economia perché i grandi capitali travolgono la democrazia diceva una cosa attuale.

6. COME GARANTIRE LA SICUREZZA PER LA CITTA'?
Mori - Banalmente servono più forze dell'ordine, noi sappiamo in che condizioni lavorano, spesso pagano la benzina delle volanti di tasca propria. Ci obbligano a far dimagrire lo Stato, ma serve più Stato, più spesa pubblica. Questo è il punto centrale del programma: per erogare i diritti fondamentali deve piegarsi il bilancio. Dobbiamo chiedere trasferimenti al Governo centrale
Putti - Sampierdarena è un'area difficile perché la comunità percepisce di essere stata abbandonata dall'amministrazione. Bisogna intervenire con durezza sui finti club d'accordo con le forze dell'ordine. Poi bisogna mettere insieme le esigenze di ragazzi sudamericani con situazioni difficili, aiutarli a inserirsi nella nostra comunità e nello stesso tempo far sì che si possa uscire senza inciampare in un ubriaco
Cassimatis - Non credo alla militarizzazione del territorio. Secondo me i cittadini possono fare molto se l'amministrazione aiuta, con illuminazione, decoro e pulizia degli spazi, fare una sorta di intervento sociale sulle devianze. Il problema è molto importante. Come priorità abbiamo percorsi partecipati con cittadini e commercianti dei quartieri.

7. LAVORO: I GIOVANI DEVONO RASSEGNARSI?
Mori - Con le regole attuali sicuramente: l'Europa dice sotto quale tasso la disoccupazione deve rimanere. È decisivo contestare queste norme. Una delle possibilità è l'indebidamento stratosferico del comune di Genova: 1,1 miliardi di esposizioni con le banche, bisogna rinegoziare quei crediti. È impossibile non intervenire su sfratti e pignoramenti
Putti - Ci sono secondo me direzioni privilegiate di impresa: Genova può essere città universitaria e della ricerca, richiamando loro e creando condizioni come il recupero delle case sfitte. Poi l'efficienza energetica, il turismo, 3 milioni di mq di aree dismesse che possono essere messe a disposizione con progetti di rigenerazione temporanea
Cassimatis - Il turismo può creare ancora molti posti di lavoro. Alm momento abbiamo una grande affluenza in centro storico ma dobbiamo mettere in rete tutti i quartieri perché possano creare agenzie legate a turismo e ricettività legate ai giovani che possono essere aiutati con finanziamenti europei. È importante che restino a Genova e non vadano via dalla città, invertendo la tendenza demografica. La geografia? La imparano a loro spese
Mori (replica) - Un altro modo è colpire con un tassazione extra grandi banche e assicurazioni. È importante tornare alla regolamentazione delle licenze commerciali. La legge Bersani è incostituzionale.

8. COME GESTIRE L'IMMIGRAZIONE?
Mori - Non siamo la Lega Nord. Stanno impostando una guerra tra poveri inaccettabile. È inevitabile che finiscano per delinquere. La soluzione è pretendere la giusta quantità di moneta nell'economia.
Putti - Ci sono tanti stranieri sul territorio, molti venuti con promesse e speranze. Devono parlare un'altra lingua e la nostra comunità gli offre poco. Potrebbero essere inseriti in percorsi con italiani scuola/lavoro
Cassimatis - Dipende se sono migranti regolari o richiedenti asilo. Per i profughi lo Sprar è la soluzione più adeguata. Per quanto riguarda gli stranieri, favorevole.
Putti (replica) - Sui giovani volevo aggiungere che dovremmo dire: scusate, vi abbiamo rubato il futuro. Vi metteremo in condizione di costruire il vostro futuro qua da noi.

9. PERCHE' VI CANDIDATE? CHI E' IL MENO PEGGIO DEGLI ALTRI OTTO?
Cassimatis - Noi lavoriamo per vincere, ci crediamo, siamo cittadini normali senza vincoli e lo abbiamo dimostrato. Il meno peggio? Credo Mori.
Mori - Sono qua per vincere, quello che voglio attuare non è possibile all'opposizione. Meno peggio? Non è bello nei confronti dei colleghi. Bucci è impresentabile
Putti - Non ho mai detto che voglio entrare in consiglio. Saremmo interessati a provare a governare come forza innovativa. Non prendete il solito fustino, magari dentro altri fustini ci sono detersivi che puliscono meglio. Non è questione di meno peggio.

10. SPORCIZIA E TRASPORTI: COME RISOLVERE?
Putti - Sui trasporti bisogna trovare i soldi per Scarpino, fare l'accordo per tenere l'azienda in house per la gestione secco-umido. Su Amt, credo che l'azienda vada sostenuta nella visione di una città che si muove sul tpl. Amt e Amiu pubbliche
Cassimatis - Anch'io credo debbano rimanere pubbliche. L'igiene deve essere prioritaria. In centro storico è più di un mese che non vengono lavate le strade. Il tpl è una priorità, con una velocità competitiva fa sì che sia inutile avere l'automobile, anche con un abbonamento a prezzo più basso, intorno a 20/25 euro.
Mori - Se volete avere più pulizia dovete avere più operatori, più mezzi, più officine. Il problema è sempre il solito. Non bisogna privatizzarle. Se un servizio pubblico in monopolio va al privato aumenterà il costo per dare profitto al privato. Deve pagare chi ha grandi capitali.

11. COSA FARE PER IL CENTRO STORICO?
Putti - Si deve investire in pulizia e docoro. Vorremmo che Genova riprendesse a curarsi di sé. È il luogo dove dovrebbero passare i crocieristi, spesso non ci passano.
Mori - La radice di tutti i problemi è l'assenza di soldi. Manca sempre moneta. Siamo a inflazione zero, vuol dire che manca moneta nell'economia reale.
Cassimatis - Va valorizzato, pulito, è il cuore dell'economia turistica. Servono servizi igienici pubblici che mancano,

12. UN GIUDIZIO ALLA GIUNTA DORIA?
Putti - Aspetti positivi? Lavoro sul turismo e protezione civile. Ciò che è mancato è stato da un lato scendere al fianco della comunità, è stata una giunta radical chic. Poi sbattere i pugni sul tavolo. Purtroppo il bilancio non è mai trasparente.
Mori - Doria ha fatto il commissario liquidatore, la cosa più brutta è stato il tentativo disperato di consegnare Amiu a Iren. Siamo arrivati a minacce, falsi.
Cassimatis - Ha fallito tutti gli obiettivi di campagna elettorale, a partire dalle grandi opere.
Mori (replica) - Abbiamo visto commissari liquidatori in azione per cinque anni. Scommettiamo che se non contestiamo i vincoli di Bruxelles nessuno potrà fare niente? Facciamo questa scommessa, ne riparliamo tra cinque anni?
Cassimatis (replica) - I Rolli sono stati potenziati non grazie all'assessorato. Il discorso potrebbe essere allargato a tutta la città, ad esempio mettendo in rete tutti i parchi storici. Abbiamo una ricchezza non sfruttata.

13. COME SI SALVANO LE PICCOLE BOTTEGHE MONTANE? IL DIALETTO E' FOLCLORE O C'E' UN TESSUTO DA SALVAGUARDARE?
Putti - Sulle botteghe è essenziale provare a tutelarle con tassazioni come se fossero nella Riviera Romagnola. Bisogna trovare modalità e risorse per valorizzarle. Il dialetto è interessante, mi sembra utile nel tramandare tante cose della nostra counità.
Cassimatis - L'importante è avere trasporto pubblico efficiente tra entroterra e centro. Se facciamo corse più frequenti possiamo collegare i flussi turistici della costa all'entroterra. Dialetto? Ci sono già progetti, hanno molto successo.
Mori - Queste comunità sono state colpite in maniera catastrofica. Colpire la grande distribuzione è fondamentale. Il dialetto va conservato, le radici sono fondamentali.
Putti (replica) - Le botteghe sono una piccola cosa ma importante. Le aree interne non le abbiamo più fatte votare, sono votazioni di secondo livello. Ci sono opportunità interessanti, si stanno ripopolando
Cassimatis - Sul dialetto ci possono essere rapporti molto interessanti tra nonni e bambini. Noi vogliamo far sì che le scuole diventino un elemento di identità territoriale.

14. CASSIMATIS A MORI: COME ATTIVARE ECONOMIE NUOVE NEL PORTO E ATTIVARE UNA NUOVA APERTURA CON LA CITTA'?
Se posso sforare incremento infrastrutture e trasporti. Con politiche espansive il porto diventa di nuovo il centro del Mediterraneo. Se devo fare scelte però le risorse devo destinarle al sociale.

15. MORI A PUTTI: SIETE DISPONIBILI A TENTARE QUESTA CAUSA CONTRO IL PATTO DI STABILITA'?
Assolutamente sì, non considero lo sforamento come cosa sistemica, ma è indubbio che si sono scaricate così le responsabilità di un'economia e un modello economico in difficoltà. Trovo ingiusto che siano chiamati a farsene carico i cittadini. È doveroso tutelare i cittadini.

16. PUTTI A CASSIMATIS: PERCHE' NON HAI PROSEGUITO A RIVENDICARE IL TUO RUOLO DA CANDIDATA M5S?
Il motivo è che avrei dovuto fare altre cause. L'unica ordinanza ha disconosciuto Pirondini e ripristinato me. Il M5s non ha dato attuazione all'ordinanza chiudendo al dialogo. Già questo pregiudicava che potessi continuare la mia attività politica in un movimento che fa della raccomandazione la sua regola. Il principio della democrazia diretta è saltato senza alcuna motivazione.

17. PUTTI A MORI: SE ANDASSI ALL'OPPOSIZIONE COSA PENSI DI POTER FARE?
Si può vigilare sull'attività di maggioranza e fare grandissimo proselitismo. Da parte delle grandi tv nazionali abbiamo visto chiusura verso ragionamenti diversi, malgrado il liberismo abbia clamorosamente fallito. Nazismo e fascismo furono la risposta sbagliata alle politiche liberiste. Oggi la grande minaccia è un ritorno dei nazionalismi. Noi diciamo di distruggere l'Unione Europea.

18. MORI A CASSIMATIS: SIETE DISPONIBILI A TENTARE QUESTA CAUSA CONTRO IL PATTO DI STABILITA'?
Sì, ci sono già state sentenze favorevoli su alcuni settori, c'è una giurisprudenza che va in quel senso. Nella mia squadra prenderei Mori come assessore al bilancio.

19. CASSIMATIS A PUTTI: CHE FORME AVETE PENSATO PER TRADURRE LA PARTECIPAZIONE IN PROPOSTE POLITICHE?
Abbiamo due direzione: la prima, i Municipi rivendicano più poteri, ci si rivolge a loro per improperi ma poi non sanno cosa fare, sarebbe interessante metterli al centro. Altra idea, farepercorsi partecipati con luoghi fisici dove si prendono macrodecisioni

ARRIGHI, MERELLA E RONZITTI

1. CHE OBIETTIVI AVETE?
Arrighi - Vogliamo difendere i diritti non negoziabili, il diritto alla vita dal concepimento alla morte e il primato dell'educazione delle famiglie sulla scuola. Vogliamo mettere un piede in consiglio comunale.
Ronzitti - Vogliamo dare voce a chi non è ascoltato. Nel 2017 essere comunisti significa essere tra la gente

2. CHE SOLUZIONI AVETE PER IL TRASPORTO PUBBLICO?
Arrighi - Minor congestione del traffico significa più tempo per la famiglia, ma un investimento sul tlp potrebbe portare maggior lavoro. Dove trovare i soldi? Non si può anteporre i concetti di bilancio e profitto agli interessi delle persone
Ronzitti - Amt deve rimanere pubblica sotto il controllo dei lavoratori. Devono essere dati i soldi in modo tale che riescano a spendere dove c'è bisogno. C'è bisogno di assumere personale. Non credo ci siano pelandroni

3. COSA PENSA DELLE UNIONI CIVILI?
Arrighi - Sono state una scelta sbagliata nel momento sbagliato. Mentre la disoccupazione giovanile è al 40% si è fatto un errore enorme

4. QUESTO PAPA PORTA QUALCHE COMUNISTA IN CHIESA?
Ronzitti - Preferirei che il Vaticano pagasse le tasse e queste fossero devolute al pubblico.

5. LE VOSTRE LISTE CIVICHE COME POSSONO AVERE UN PESO?
Arrighi - I grandi partiti non hanno fatto molto bene ultimamente, Ben vengano i partiti piccoli e le persone semplici che umilmente decidono di entrare in gioco
Ronzitti - Tutti guardano alla politica con diffidenza. Noi siamo un partito che si autofinanzia, vogliamo una giustizia sociale. Noi siamo coi delusi.

6. COME GESTIRE LA SICUREZZA?

Ronzitti - Noi siamo per la sicurezza del territorio, per la sicurezza sul lavoro e sull'ambiente. Dipende da quella che sta più o cuore. Oggi si tende a dare le colpe ai migranti, in realtà la delinquenza è un prodotto sociale
Arrighi - Sono d'accordo, non si possono incolpare persone che scappano da condizioni difficili. Genova ha sempre avuto problemi di sicurezza. Noi abbiamo proposto di affittare a zero euro i fondi del Comune per creare nuove attività commerciali e mettere in sicurezza il territorio.

7. COME RISPONDERE A CHI CHIEDE PIU' PULIZIA?
Arrighi - I lavoratori fanno ciò che gli viene detto. C'è un problema di risorse legate alla situazione politica nazionale. La pulizia del territorio è importantissima anche in maniera legata al turismo.
Ronzitti - Il Comune spinge per privatizzare, invece dovrebbe spingere per assumere. Con che soldi? Per esempio aumentando gli investimenti, togliendoli dove non serve. Come prima cosa bisogna controllare che la città vada bene.
Arrighi - Con che soldi? È un punto importante. Serve a mettere in luce un problema nazionale: abbiamo trasformato lo Stato in un'azienda soggetta all'obbligo di pareggio in bilancio
Ronzitti - Ci sono stipendi molto onerosi, iniziamo a spendere meno nelle consulenze. Ce n'è sempre per i ricchi e mai per i poveri.

8. E LA PICCOLA MANUTENZIONE?
Arrighi - Io penso sempre ai passeggini, è uno slalom continuo. Il discorso è molto più ampio.
Ronzitti - Vediamo spesso cantieri per mesi e anni. Volevo invece vedere cantieri utili e non inutili. Siamo contrari alle grandi opere faraoniche, ci mangiano sempre sopra. Vanno spesi per intervenire sui marciapiedi.

9. PERCHE' OGGI CANDIDARSI CON QUESTI VALORI?
Arrighi - C'è un attacco violento alla famiglia. A Milano genitori che non volevano far indottrinare il figlio si sono visti rifiutare la partecipazione da parte dell'insegnante. Chi a Genova vota me a livello nazionale vota il Popolo della Famiglia.
Ronzitti - Ci sono i cosiddetti partiti degli operai che invece sono tutt'altro. Almeno siamo coerenti e trasparenti da sempre. Sinistra unita? Al momento preferiamo seguire il nostro programma in questo modo?

10. VIABILITA': COME AFFRONTARE QUESTI PROBLEMI?
Ronzitti - Il traffico è anche colpa dei cantieri. Le strade di Genova non sono grandi autostrade, sono aumentate le vetture. Se fossi sindaco ne parlerei con l'assessore all'urbanistica. Gronda? Contraria, sono spese contrarie che sarebbero faraoniche, prima pensare a una città sicura
Arrighi - Mi muove su due ruote, il problema è che la frequenza dei mezzi e la qualità del viaggio fa desistere. Se una persona potesse scegliere un trasporto pubblico veloce e frequente per tutta la città abbandonerebbe il mezzo privato. Gronda? Meglio destinarle prima ad altri scopi.

11. TROPPI IMMIGRATI?

Ronzitti -  I partiti destroidi, razzisti e omofobi mettono paura. La delinquenza non ha nazionalità, c'è sempre stata. Non è colpa dei migranti, anzi, la colpa è di chi li ha ridotti così.
Arrighi - Sono d'accordo sul fatto che non si possa dare la colpa. Ma non si può bollare come razzista o xenobfoba una persona che si sente insicura. Queste persone, nel momento in cui ci trovassimo in difficoltà, penso si sentirebbero un po' arrabbiati. Abbiamo causato noi guerre e sottosviluppo.

12. CHE GIUDIZIO DATE A DORIA?
Arrighi - Abbiamo visto il festival transgender coi laboratori per bambini. Voto zero.
Ronzitti - Non penso che i problemi siano i trans, ma il capitale di chi specula su di noi tutti i giorni. Non ho visto la città migliorare. Voto: non pervenuta.

13. CHI E' IL MENO PEGGIO?
Arrighi - La famiglia è un tema che viene nascosto dai mass media. Si cerca di avere un uomo solo, liquido, disposto a spostarsi da una parte all'altra per interessi non suoi. Faccio fatica a trovare un candidato. Al ballottaggio faremo domande precise ai due candidati. Non possiamo dare il nostro voto alla cieca, però sì, lo prendiamo.
Ronzitti - Preferirei non esprimermi. Chi parla più di lavoro? Noi, e a parte noi mi spiace fare nomi. Sul sociale il più attento è Putti. Al ballottaggio ci riserviamo una valutazione

14. ARRIGHI A RONZITTI: LA NOSTRA PROPOSTA E' UN REDDITO DI MATERNITA' PER LE DONNE CHE VOGLIONO RIMANERE A CASA PER ALLEVARE I FIGLI. E' D'ACCORDO?

Ovunque ci sia una situazione di beneficio per le persone non posso che dire di sì. Ben venga se le mamme possono essere aiutate.

15. RONZITTI AD ARRIGHI: LA CHIESA HA MOLTI PATRIMONI, PAGHERA' LE TASSE?

Ci sarebbe da chiedersi in questo caso se andando a togliere soldi alla Chiesa non si vada a togliere servizi: scuola, assistenza ai soldi... Lo stato dovrebbe erogare subito gli stessi servizi. Mi rendo conto che possa dare fastidio, ma ritengo si debba dare una valutazione tra le due.
Ronzitti (replica) -  Ci sono 8 milioni di poveri assoluti in Italia, vedere la ricchezza di certa Chiesa non è bello. Tanti soldi dovrebbe darli veramente
Arrighi (replica) - Sono d'accordo, il nuovo corso dato da Papa Francesco sta andando proprio in questa direzione.