
La protesta non riguarda soltanto l'ipotesi di alloggiare gli stranieri in un quartiere caratterizzato da numerose ville ma anche la scarsità di informazioni da parte del Comune sulle modalità e la logistica. "La nostra preoccupazione - ha detto il consigliere comunale Fabio Perri di 'Vallecrosia Viva' - è che dare una villa con giardino potrebbe favorire, come già accaduto in passato, la nascita di un centro di aggregazione frequentato da no border e altri attivisti dei centri sociali.
Il Comune continua a tenerci all'oscuro di tutto: non sappiamo chi è il proprietario dello stabile e quando è previsto l'arrivo dei migranti".
IL COMMENTO
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