
Gli autori del ricorso avevano sottolineato "l'omessa considerazione dell'esistenza di un tratto già armato a due binari per parte della linea in questione, il pericolo di crollo di case nel comune di Alassio, le possibili gravi difficoltà che deriveranno alle aziende agricole della piana d'Albenga dal nuovo insediamento della strada ferrata, le difficoltà nella viabilità nelle stazioni di Albenga e Alassio".
Il Tar ha respinto queste considerazioni notando che "non si specifica quali siano i rischi che concretamente potrebbero derivare ai beni indicati, quali i ricorrenti che sarebbero lesi dalla nuova linea, quale sarebbe il danno concretamente prevedibile alle case e all'agricoltura: le motivazioni sono generiche e vanno disattese".
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo