Saranno sperimentati da subito e attivati a partire da luglio i 'tutor' sulla autostrada A10 tra Genova e Savona, installati su tutta la tratta dopo il boom di incidenti tra marzo e aprile, tra cui quello che è costato la vita a due operai in un cantiere edile. È una delle misure varate dalla Prefettura per contrastare gli eccessi di velocità e ridurre così il rischio di scontri fatali in un punto che presenta anche criticità strutturali.
I Tutor sono in grado di rilevare sia la velocità istantanea che la velocità media dei veicoli in transito. In caso di funzionamento in modalità “media”, si prende in considerazione una tratta di autostrada di lunghezza variabile (dai 10 ai 25 km) delimitata da due “portali” ai quali sono collegati dei sensori posti sotto l’asfalto e delle telecamere installate invece sui portali stessi. Quando il veicolo attraversa il primo portale, il sensore rileva la tipologia di veicolo (camion, automobile, bus, moto) e attiva la telecamera che rileva targa e registra la data e l’ora del passaggio. Alla fine della tratta in analisi il sensore del portale d’uscita si comporta allo stesso modo di quello all’entrata, rilevando targa del veicolo, data e ora del passaggio.
Un sistema centralizzato abbina in seguito i dati rilevati dai due sensori, quello di entrata e di uscita, determinano la velocità media (il rapporto tra lo spazio percorso e il tempo impiegato nel percorrerlo) di ciascun veicolo. Ovviamente tiene conto dei limiti di velocità specifici di ciascuna tipologia di veicolo transitato. In caso di violazione, il sistema interroga automaticamente il database della Motorizzazione Civile per risalire all’intestatario del veicolo. La Polizia Stradale accerterà la violazione e successivamente il sistema si occuperà di compilare, stampare e avviare la procedura di notifica al trasgressore. I dati relativi ai veicoli la cui velocità media non supera quella consentita vengono automaticamente eliminati.
Il Tutor, ricorda la Stradale, funziona anche di notte o con condizioni meteorologiche avverse, quindi con la pioggia o in presenza di nebbia con visibilità ridotta fino a 30-40 metri. È realizzato nel rispetto delle più severe norme sulla tutela della privacy e sicurezza informatica, tanto che i dati relativi alle auto che hanno rispettato i limiti di velocità sono immediatamente eliminati dal sistema. Statisticamente nelle tratte già interessate dall’installazione già dopo il primo anno di funzionamento si è registrato una diminuzione del tasso di incidentalità (-50% del tasso di mortalità e -27% del tasso di incidentalità con feriti).
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A10, a luglio parte il giro di vite: ecco come funzionano i Tutor
Installati tra Genova e Savona dopo il boom di incidenti
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