
Nella replica, Gentile ha ripercorso le tappe della vertenza, dalla fusione tra Wind e H3G fino alla decisione dell'azienda di vendere il servizio di call center 133. Contro l'esternalizzazione, per il rischio precarizzazione di 900 dipendenti (200 solo in Liguria), hanno scioperato ieri i lavoratori delle sedi di Cagliari, Genova, Roma e Palermo.
Il sottosegretario ha poi precisato che il ministero "sta seguendo in modo attento l'evoluzione di tale vicenda, difatti, sono in corso costanti contatti con la Wind-Tre per le possibili problematiche derivanti dalla suddetta fusione". E ha aggiunto che il tavolo sarà attivato, "qualora le parti lo richiedessero".
E la richiesta formale è arrivata in serata dalle segreterie nazionali Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil: "In relazione all'avvio da parte di Wind Tre SpA della 'cessione di ramo d'azienda' delle attività 'call center 133' con sedi a Genova, Cagliari, Roma e Palermo e nelle quali sono impiegati 912 dipendenti, richiediamo un incontro in tempi brevi per impedire la cessione in questione".
IL COMMENTO
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