Queste case hanno le fondamenta costruite nell'alveo del fiume, esempi di un'edilizia selvaggia di anni passati, ma che ha condizionato pesantemente anche il futuro: siamo sul rio Fereggiano, protagonista di una nuova inchiesta di Primocanale sui fiumi, in attesa dell'autunno. In via Daneo c'è un ponte che si affaccia sull'alveo del corso d'acqua che nel 2011 provocò sei vittime, a causa dell'esondazione.
"Qui siamo in mezzo a due strozzature - spiegano gli ingegneri Riccardo Giammarini ed Enrico Sterpi, quest'ultimo segretario dell'Ordine degli ingegneri di Genova, che ci accompagnano in questo reportage - Pensate che il piano terra e il primo piano sono sotto il livello dell'acqua, e dopo l'alluvione sono state sgomberate". I lavori dello scolmatore del Fereggiano - che dovrebbero terminare l'estate prossima - miglioreranno la situazione. Se nell'alluvione del 2011 ci fosse già stato lo scolmatore, non ci sarebbe stata l'esondazione" spiegano.
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Inchiesta di Primocanale, viaggio nel Fereggiano: ecco le case con le fondamenta sott'acqua
Prima tappa: via Daneo
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