cronaca

Segnalato come vicino agli ambienti fondamentalisti
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 Arrestato per maltrattamenti in famiglia, scattano però accertamenti dell'antiterrorismo. La digos di Genova ha perquisito l'abitazione di un marocchino di 29 anni, Nabil Benhamir, finito in manette dopo che la sua convivente era riuscita a scappare da casa e a denunciarlo alla polizia.

L'uomo era stato segnalato dalle forze di polizia internazionali come vicino ad ambienti fondamentalisti. A insospettire gli agenti delle volanti, che hanno attivato subito i colleghi del gruppo specializzato, una serie di viaggi fatti dall'uomo negli ultimi mesi: dalla Germania all'Olanda, passando per il Belgio e l'Inghilterra.

L'uomo ha numerosi precedenti penali e avrebbe più volte cambiato identità e il suo nome sarebbe stato segnalato dalle forze di polizia di altri paesi. Gli agenti hanno sequestrato il cellulare dell'uomo e altro materiale informatico dalla casa che verrà adesso analizzato.

Tutto è iniziato venerdì mattina all'alba quando negli uffici della questura si è presentata una donna incinta, brasiliana di 20 anni, che ha raccontato di essere stata picchiata dal convivente e di essere stata rinchiusa più volte in casa, in una stanza con le sbarre. Subito è scattata la ricerca e l'uomo è stato individuato e arrestato nei pressi dell'abitazione, in via dei Pescatori alla Foce. Benhamir è accusato di lesioni e sequestro di persona.