
"I Piani di gestione comprendono azioni necessarie per porre un freno a quella che la stessa associazione animalista definisce 'invasione' di daini e caprioli, ma anche di cinghiali e ungulati nelle nostre campagne e spesso anche in città - afferma Mai - Servono a contenerne l'eccessiva presenza sul territorio, e non a 'compiacere' i cacciatori. La Regione non intende assolutamente arretrare e pensare ad una eventuale chiusura della caccia. Non possiamo farlo nel rispetto delle tante aziende agricole che oggi vedono devastati i loro campi e le loro coltivazioni".
"Il 17 settembre riaprirà la caccia a squadre al cinghiale - prosegue Mai - e spero che a breve partano anche i Piani di prelievo selettivo rivolti proprio ai cinghiali, che alcuni Ambiti territoriali di caccia stanno già predisponendo". "Con il supporto dell'Università - conclude l'assessore - stiamo anche posizionando delle recinzioni comprensoriali per contenerne l'ingresso nei centri abitati, alcune delle quali stanno già dando ottimi risultati. Ma ovviamente queste precauzioni non risolvono definitivamente il problema".
IL COMMENTO
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