cronaca

A rischio, secondo Capra, anche aperture e chiusure dei plessi
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“Solo il 15 per cento degli insegnanti di sostegno richiesti, con la specializzazione prevista, è garantito per l’inizio dell’anno scolastico in Liguria, rispetto alle richieste degli istituti”. Questo dato, che ci racconta il segretario generale della Cisl scuola ligure, Monica Capra, è una delle note più dolenti di questo anno scolastico.

“Se in generale, rispetto al numero degli insegnanti previsti, va meglio rispetto all’anno scorso, grazie al contrato integrativo sulla mobilità, ci sono seri problemi per il personale Ata, collaboratori scolastici e assistenti amministrativi , che garantiscono ad esempio i servizi minimi di apertura e chiusura dei plessi scolastici, ad esempio, ma anche di sicurezza, operando in stretto rapporto con gli studenti”. Impossibile dire il numero esatto.

Inoltre, come accade ogni anno, il tempo pieno, per carenza di personale non docente, partirà in ritardo di oltre due settimane rispetto all’inizio della scuola, il 14 settembre: si parla dei primi di ottobre, con tutti i problemi, anche economici, che ciò comporta per le famiglie.

E poi l’inizio della scuola in Liguria sconta un’assenza ingombrante, quella del direttore scolastico regionale, dopo il pensionamento della Pagano: ancora scoperto il posto, anche se ne fa le veci il giovane direttore genovese, molto apprezzato anche dal mondo sindacale, Perotti. Il 4 settembre dovrebbe arrivare dall’Abruzzo Ernesto Pelecchia, che si presenta con un curriculum di tutto rispetto, avendo gestito anche la fase post terremoto.