Tutto era partito da quel 26 marzo quando un tir sbandando anche per l’eccessiva velocità travolse e uccise due operai che stavano lavorando in un cantiere tra Albisola e Celle Ligure. Dal ministero dopo la mobilitazione del territorio era arrivata la disponibilità, ora dopo un’estate di collaudi, dal primo settembre si fa sul serio. Il sistema funzionerà come gli altri tutor sistemati sulla A26 Prà-Santhià e sulla A7 Genova-Milano.
A terra le spire elettromagnetiche misurano il passaggio dell’auto, sui portali le telecamere scattano la foto. Il sistema misurerà solo la velocità media e non quella istantanea. Non servirà dunque frenare al passaggio dei portali opportunamente segnalati. Per le auto il limite di velocità è di 110 km orari, per i mezzi pesanti oltre le 12 tonnellate di 70 con una tolleranza di 5 km orari. L’obiettivo non è la repressione, ma la prevenzione. Un dato su tutti: dall’introduzione del Tutor sulla A26 l’indice di mortalità si è abbattuto di oltre il 50%. Si spera così di non dover più raccontare incidenti mortali anche sulla A10 magari estendendo il tutor.
IL COMMENTO
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