È arruvata una nuova archiviazione, la seconda dopo quella dello scorso novembre, per l’indagine relativa all’incidente in Catalogna dove perse la vita la studentessa genovese in Erasmus Francesca Bonello.
In totale furono 13 le vittime, sette di queste di nazionalità italiana. L’incidente avvenne il 20 marzo 2016 mentre il bus riportava i ragazzi da Valencia a Barcellona dopo aver assistito alla festa dei fuochi delle Fallas.
Amarezza per la situazione è espressa dal padre di Francesca, Paolo Bonello: "Purtroppo abbiamo avuto questa notizia dal nostro legale in Spagna. Aspettiamo solo l'ufficialità. Ora siamo punto a capo. Rifaremo ricorso perchè il procedimento lo permette. Vogliamo andrare fino in fondo, finchè ci sono le carte faremo tutto il possibile. Cosa sta facendo cortocircuito nel sistema? non lo sappiamo, abbiamo la netta sensazione che ci sia l'intenzione e la voglia di chiudere alla svelta la faccenda, non capiamo il motivo. Cecheremo ancora una volta di far coinvolgere tutte le istituzioni, nazionali e internazionali, sul caso" conclude Bonello.Il 9 novembre 2016 il giudice spagnolo aveva archiviato il caso che vedeva imputato l’autista dell’autobus Santiago Rodriguesz Jimenez. Lo stesso autista aveva dichiarato di "aver perso il controllo del bus", smentendo di fatto di aver precedentemente ammesso di essersi addormentato.In seguito il giudice stabilì che il mezzo viaggiava entro i 100 km/h, velocità consentita nel tratto di strada scenario dello schianto.
Lo scorso 12 gennaio il nuovo giudice di Amposta aveva riaperto il caso accoogliendo la richiesta dei genitori delle vittime e disponendo la riapertura del fascicolo. Ora, secondo quanto comunicato dagli avvocati spagnoli, siamo a un passo dalla seconda archiviazione.
Il nuovo magistrato è però giunto alle stesse conclusioni, dopo avere interrogato l'autista Santiago Rodriguez Jimenez, 62 anni. L'uomo ha dichiarato che aveva riposato sufficientemente durante la breve sosta a Valencia, che non si era addormentato al volante e che era in condizioni idonee alla guida, sostenendo che l'incidente era stato causato dalla pioggia. L'uomo era indagato per 13 presunti omicidi per imprudenza. Il gip ha concluso per l' assenza di indizi che possano portare all'incriminazione penale dell'autista, e rinviato le parti ad una possibile causa civile.
Dopo la tragedia le istituzioni si sono mosse per rendere omaggio e ricordare Francesca. E nella prima settimana di ottobre la Regione consegnerà la prima borsa di studio dedicata alla ragazza.
IL COMMENTO
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid
Il docufilm sul Covid, una lezione per la giunta che deve rifare la sanità