
L'iniziativa è volta a combattere lo spreco alimentare che "ogni anno fa buttare 76 chili di cibo a testa" e aiutare i più bisognosi. "In pratica - spiega Mascia - il 25% della spesa per gli alimenti finisce nella spazzatura e nel frattempo diminuisce il potere di acquisto delle famiglie".
L'agevolazione fiscale ridurrà i rifiuti e aiuterà le famiglie più bisognose. Concretamente, nell'odg si chiede di riconoscere una riduzione della parte variabile della Tari ai commercianti, ma anche alle realtà industriali, professionali e produttive legate al settore alimentare che cedono a titolo gratuito cibo alle onlus e alle associazioni di carità.
IL COMMENTO
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