
"Amt resta in mano pubblica, pur nella consapevolezza che non è una strada in discesa - commenta il vicesindaco e assessore comunale alla Mobilità Stefano Balleari - Ora lo statuto di Amt deve essere necessariamente modificato, per ottemperare alla decisione presa".
Per l'adozione delle linee guida dello statuto, ha detto ancora Balleari, il Comune si è rivolto all'Anac e ha valutato analoghi regolamenti presenti in altre città italiane. I sindacati Faisa Cisal, Uil Trasporti e Cgil Trasporti, si sono espressi favorevolmente ribadendo che l'obiettivo in house è condiviso.
Il direttore di Amt Stefano Pesci ha poi delineato un quadro generale del bilancio dell'azienda, ricordando l'aumento del costo del gasolio (1 milione di euro) e l'impossibilità di completare l'esodo agevolato dei dipendenti che rientravano nel fondino.
A ciò si aggiunga una riduzione di 3 milioni sul bilancio di previsione e una riduzione pari a 2,5 milioni di euro, relativa ai fondi regionali destinati ai trasporti, dovuta a una corrispondente riduzione dei fondi nazionali. Amt ha lavorato su vari fronti, riuscendo a compensare i primi due fattori con l'aumento dei ricavi del traffico e ad effettuare anche altri risparmi.
IL COMMENTO
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