cronaca

Avviata la raccolta firme. Garau: "Servono i pattuglioni"
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Il Comune di Genova ha finalmente 'allungato' la movida fino alle 3 del mattino ma parte dei cittadini del centro storico non ci sta. Tanto che alcuni hanno già avviato la raccolta firme per dire 'no' a un'ordinanza che, a 24 ore dalla sua entrata in vigore, viene definita "ingiustificabile".

Per Fulvio Siligardi, segretario dell'Associazione Centro Est "l'ordinanza del sindaco Bucci è ingiustificabile. Si favorisce qualche dozzina di esercenti a fronte di migliaia di residenti. Fra l'altro hanno deciso tutto in una giunta svolta di sabato, come carbonari, rendendola operativa dopo poche ore. Perché questa fretta?".

Poco entusiasta anche Claudio Garau, portavoce di un comitato spontaneo di cittadini di Sarzano che torna a chiedere più controlli: "Il problema è quello che accade dopo la chiusura dei locali - denuncia - in vico del Fico e in vico Dragone non ci sono locali eppure c'è il peggio del peggio che può accadere. Ancor oggi abbiamo per strada la spazzatura della movida, ma quella portata da fuori. I check-in ai varchi? Ancora non li abbiamo visti. Ci vogliono i pattuglioni". 

Arrabbiato è anche Nino Silvetri, un artigiano residente nel centro storico che ha già raccolto centinaia di firme contro la delibera 'pro movida'. "Non si vuole capire che allungare gli orari significa allungare lo spaccio di sostanze di cui fanno abuso ragazzi sempre più giovani - ha detto - Il problema è sociale. Basta venire sotto le nostre case e si vedono ragazzini sdraiati a terra dopo avere assunto droghe e abusato di alcol. Non accetteremo in silenzio questo passo indietro". Prevista in settimana una assemblea pubblica.

Positivo, invece, il bilancio dei commercianti. "Finalmente è stato un sabato vivo, è stata una movida più di qualità. Sicuramente rimangono sacche difficili, e noi siamo d'accordo sulla necessità di maggiori controlli. Anche perché noi non possiamo farci carico dell'ordine pubblico", spiega a Primocanale la vicepresidente della consulta Civ Ascom, Manuela Occhi.