Con lo stanziamento di 17,9 milioni di euro di Fondi Por Fesr dell’Asse 6 Città, saranno attivati, nei quattro Comuni capoluogo e a Sanremo, investimenti per 25,8 milioni di euro. “Oggi in giunta – ha annunciato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Edoardo Rixi durante la conferenza stampa di oggi per la firma di tre protocolli d’intesa in Regione con enti locali, parti sociali e associazioni – approveremo la prima fase dell’efficientamento energetico. Sono risorse importanti che consentiranno interventi anche per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e la difesa del territorio. Prevediamo inoltre di stabilire anche un fondo ad hoc dedicato agli interventi di efficentamento energetico per i Comuni sotto i 2 mila abitanti”.
Sono 4,593 i milioni di euro destinati al Comune di Genova a fronte di 6,562 milioni di spese previste per interventi che aumentino i livelli di prevenzione e di sicurezza dai rischi idraulici del bacino idrografico del Torrente Bisagno, in particolare su alcuni affluenti minori (rii Veilino e Sant'Antonino e rio Rosata). Per il Comune della Spezia sono 3,337 i milioni di euro stanziati, a fronte di 4,767 milioni di spese per operazioni di mitigazione del rischio idrogeologico su due ambiti periurbani soggetti a frana (Montalbano e Viseggi) oltre che per interventi di efficientamento della rete digitale.
Stanziati 3,335 milioni di euro per il Comune di Savona a fronte di 4,765 milioni di spese per l’efficientamento energetico di alcuni plessi scolastici (De Amicis, Mongrifone e Astengo), dell’edificio comunale e di altre strutture pubbliche (palestra Coni e mercato civico) oltre che per la digitalizzazione.
Sono stanziati 3,244 milioni di euro per il Comune di Sanremo a fronte di una spesa complessiva di 4,634 milioni per l’efficientamento energetico di alcuni plessi scolastici (Dani Scaini, San Pietro e Coldirodi), riduzione dei consumi e contenimento delle emissioni inquinanti in atmosfera e di efficientamento energetico degli impianti di illuminazione pubblica di alcune frazioni oltre che per la digitalizzazione.
Per il Comune di Imperia sono stati stanziati 3,360 milioni di euro a fronte di 5,131 milioni per l’efficientamento energetico di alcuni edifici pubblici (piscina comunale, teatro Cavour e il plesso scolastico di largo Ghiglia), contenimento del rischio idrogeologico in alcuni ambiti periurbani soggetti a frana, tra cui la località Montegrazie e la strada di Francesi, e opere mitigazione del rischio idraulico di una porzione del Rio Artallo, anche attraverso il rinforzo della tombinatura.
I SINDACATI - Diversi sono i punti qualificanti dell’Accordo sottolineati da Cgil Cisl Uil e dalle federazioni di categoria degli edili. "Il primo è sicuramente la via indicata dalle organizzazioni sindacali per contrastare la crisi e dare opportunità di impiego ai lavoratori svantaggiati, attraverso il sostegno al tessuto produttivo locale. Il secondo punto è senz’altro quello di aver individuato una soglia minima per gli interventi di 500 mila euro rivolti a quella che viene chiamata la struttura dell’edificio, ossia muri, solette, tetto ecc.. Questa cifra di spesa piuttosto elevata garantisce due conseguenze positive: la prima che agendo direttamente sulla struttura vengono garantiti interventi più complessi e come tale si creano più posti di lavoro e la seconda che, solo dopo tali interventi, si passa alla sostituzione degli infissi, voce che oggi rappresenta l’80 per cento del totale interventi, ma che da sola non risolve le questioni legate all'efficientamento", spiegano i sindacati in una nota.
Sono 4,593 i milioni di euro destinati al Comune di Genova a fronte di 6,562 milioni di spese previste per interventi che aumentino i livelli di prevenzione e di sicurezza dai rischi idraulici del bacino idrografico del Torrente Bisagno, in particolare su alcuni affluenti minori (rii Veilino e Sant'Antonino e rio Rosata). Per il Comune della Spezia sono 3,337 i milioni di euro stanziati, a fronte di 4,767 milioni di spese per operazioni di mitigazione del rischio idrogeologico su due ambiti periurbani soggetti a frana (Montalbano e Viseggi) oltre che per interventi di efficientamento della rete digitale.
Stanziati 3,335 milioni di euro per il Comune di Savona a fronte di 4,765 milioni di spese per l’efficientamento energetico di alcuni plessi scolastici (De Amicis, Mongrifone e Astengo), dell’edificio comunale e di altre strutture pubbliche (palestra Coni e mercato civico) oltre che per la digitalizzazione.
Sono stanziati 3,244 milioni di euro per il Comune di Sanremo a fronte di una spesa complessiva di 4,634 milioni per l’efficientamento energetico di alcuni plessi scolastici (Dani Scaini, San Pietro e Coldirodi), riduzione dei consumi e contenimento delle emissioni inquinanti in atmosfera e di efficientamento energetico degli impianti di illuminazione pubblica di alcune frazioni oltre che per la digitalizzazione.
Per il Comune di Imperia sono stati stanziati 3,360 milioni di euro a fronte di 5,131 milioni per l’efficientamento energetico di alcuni edifici pubblici (piscina comunale, teatro Cavour e il plesso scolastico di largo Ghiglia), contenimento del rischio idrogeologico in alcuni ambiti periurbani soggetti a frana, tra cui la località Montegrazie e la strada di Francesi, e opere mitigazione del rischio idraulico di una porzione del Rio Artallo, anche attraverso il rinforzo della tombinatura.
I SINDACATI - Diversi sono i punti qualificanti dell’Accordo sottolineati da Cgil Cisl Uil e dalle federazioni di categoria degli edili. "Il primo è sicuramente la via indicata dalle organizzazioni sindacali per contrastare la crisi e dare opportunità di impiego ai lavoratori svantaggiati, attraverso il sostegno al tessuto produttivo locale. Il secondo punto è senz’altro quello di aver individuato una soglia minima per gli interventi di 500 mila euro rivolti a quella che viene chiamata la struttura dell’edificio, ossia muri, solette, tetto ecc.. Questa cifra di spesa piuttosto elevata garantisce due conseguenze positive: la prima che agendo direttamente sulla struttura vengono garantiti interventi più complessi e come tale si creano più posti di lavoro e la seconda che, solo dopo tali interventi, si passa alla sostituzione degli infissi, voce che oggi rappresenta l’80 per cento del totale interventi, ma che da sola non risolve le questioni legate all'efficientamento", spiegano i sindacati in una nota.
IL COMMENTO
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