cronaca

Impianto chiuso e sequestrato per la legionella
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 Due presunti casi di contagio da pseudomonoas aeruginosa, batterio che può causare infezioni cutanee, alle vie urinarie, agli occhi e alle orecchie, sono stati segnalati alla procura della Repubblica di Imperia, a margine dell'inchiesta per disastro colposo ambientale, che ha portato al sequestro preventivo della piscina comunale Cascione, dove è stata segnalata la presenza di valori assai alti del bacillo della legionella, per il quale non si registrano al momento casi conclamati.

Le persone infettate dal batterio sarebbero due minorenni, i cui genitori potrebbero essere ascoltati come persone informate dei fatti. È probabile che nei prossimi giorni aumenteranno le segnalazioni e il procuratore aggiunto Grazia Pradella, ieri, ha annunciato che sarà esaminato il registro regionale delle malattie infettive, per verificare la presenza di eventuali contagi legati all'attività in piscina, dove gli inquirenti hanno riscontrato precarie condizioni igieniche: con attrezzature subacquee ammuffite e ammassate negli scaffali in mezzo alla sporcizia; mancanza di mattonelle sul fondo della vasca; ruggine e muffa sui muri e negli spogliatoi.

"E' un forte disagio per i nostri clienti ma non solo, infatti la piscina conta quasi una 50ina di dipendenti con famiglie a carico - ha detto Alberto Ponte, dell'ufficio stampa di Rari Nantes - Man mano che va avanti la situazione cerchiamo di approfondirla. La manutenzione veniva fatta. Si è sempre data la maggior efficienza possibile, ma chiaramente con le indagini che vanno avanti approfondiremo anche le nostre posizioni".