
Il giovane straniero, da oltre due anni in Italia e capace di parlare in modo adeguato in italiano, non ha potuto di fatto nemmeno iniziare il colloquio di lavoro. Alla base della scelta fatta dal titolare del locale ci sarebbe però non un fondo di razzismo ma un fattore di natura economica. Secondo il gestore infatti "il ragazzo potrebbe non essere gradito alla clientela".
Un episodio di discriminazione che ha lasciato sbalordito il giovane straniero ospite di una cooperartiva che si occupa dell'accoglienza e dell'integrazione dei migranti. A colpire è soprattutto il fatto che il veto all'opportunità sia arrivato da un'altra persona che ha avuto un'esperienza simile a quella del ragazzo di colore.
IL COMMENTO
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