
Questo atto, a loro dire, crea i presupposti per un conflitto di interessi da parte di Beppe Grillo nel difendere i diritti dei primi associati. I due legali comunicheranno formalmente le istanze dei ricorrenti. Il curatore valuterà se vi siano i presupposti per fare il ricorso e nominerà a quel punto un avvocato per un giudizio.
In pratica, gli iscritti chiederanno "tre azioni cautelari": avere da Beppe Grillo "i nomi e i dati di tutti gli associati alla prima associazione per poter convocare un'assemblea che nomini il nuovo capo politico", "la tutela del sito movimento5stelle.it" nonche' "l'inibizione del simbolo". Se le richieste dovessero essere accolte c'è il rischio che Luigi Di Maio, candidato premier pentastellato, non possa usare nome e simbolo.
IL COMMENTO
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