Oltre 400 banconote false, per un valore di 10 mila euro, e quattro ordinanze di custodia cautelare (tre in carcere e una ai domiciliari) ai 'commercianti' delle valute contraffatte che sono stati colti in flagranza di reato: è il risultato di un'operazione condotta dalla squadra mobile di Massa Carrara e dalla guardia di finanza, nell'ambito di una operazione coordinata dalla procura di Massa Carrara. Gli arrestati, tutti residenti tra Massa, Lucca e La Spezia, sono due venditori ambulanti di frutta e verdura, un ristoratore, e un cittadino straniero disoccupato che è finito ai domiciliari.
Le indagini hanno portato a scoprire la stamperia del denaro falso, che si trovava a Milano, dalla quale partivano corrieri con l'incarico di vendere le banconote false agli acquirenti, sparsi per tutta Italia. Gli acquirenti acquistavano tagli da 50, 20 e 10 euro, che pagavano, con soldi veri, rispettivamente 20, 4 e 2 euro. Le false banconote, molto veritiere ma con lo stesso numero di serie, venivano poi rivendute ai 'commercianti' che le immettevano sul mercato. I soldi viaggiavano da nord a sud, passando per Massa Carrara, su furgoni carichi di frutta e verdura, nascosti nelle sponde del mezzo o dentro giocattoli per bambini, per lo più puzzle.
Nelle intercettazioni i 'commercianti' parlavano di 'casse di meloni' riferendosi ai 50 euro, di 'finocchi' per identificare i tagli da 20 euro e di 'fragole' per i pezzi da 10. L'inchiesta era partita nel 2016 e in questi due anni ci sono stati altri 4 arresti: il primo, a Massa, di due acquirenti che avevano appena ricevuto una ingente somma direttamente dalla stamperia milanese. Il terzo arresto è avvenuto sulla strada della Cisa, quando la polizia stradale fermò un furgone con a bordo un corriere che aveva nascosti 5000 euro falsi, mentre un altro corriere fu fermato poco dopo a bordo di un treno.
Le indagini hanno portato a scoprire la stamperia del denaro falso, che si trovava a Milano, dalla quale partivano corrieri con l'incarico di vendere le banconote false agli acquirenti, sparsi per tutta Italia. Gli acquirenti acquistavano tagli da 50, 20 e 10 euro, che pagavano, con soldi veri, rispettivamente 20, 4 e 2 euro. Le false banconote, molto veritiere ma con lo stesso numero di serie, venivano poi rivendute ai 'commercianti' che le immettevano sul mercato. I soldi viaggiavano da nord a sud, passando per Massa Carrara, su furgoni carichi di frutta e verdura, nascosti nelle sponde del mezzo o dentro giocattoli per bambini, per lo più puzzle.
Nelle intercettazioni i 'commercianti' parlavano di 'casse di meloni' riferendosi ai 50 euro, di 'finocchi' per identificare i tagli da 20 euro e di 'fragole' per i pezzi da 10. L'inchiesta era partita nel 2016 e in questi due anni ci sono stati altri 4 arresti: il primo, a Massa, di due acquirenti che avevano appena ricevuto una ingente somma direttamente dalla stamperia milanese. Il terzo arresto è avvenuto sulla strada della Cisa, quando la polizia stradale fermò un furgone con a bordo un corriere che aveva nascosti 5000 euro falsi, mentre un altro corriere fu fermato poco dopo a bordo di un treno.
IL COMMENTO
Blazquez, basta mezze parole: è il momento di dire tutta la verità
Ddl vittime incuria, speriamo la norma non venga usata mai più