cronaca

Nuovo particolare nel processo al fidanzato
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Mentre Adele De Vincenzi, la ragazzina di 16 anni morta per una overdose di Mdma lo scorso luglio, veniva caricata in ambulanza qualcuno avrebbe cambiato la sim dal suo cellulare, forse per nascondere i messaggi scambiati quella sera.

È quanto emerso nel processo a carico di Sergio Bernardin, 21 anni, che all'epoca era il fidanzato della giovane. Lo hanno raccontato oggi in aula alcuni agenti della squadra mobile che indagarono sulla morte di Adele.

I poliziotti si accorsero dell'anomalia durante il controllo delle celle telefoniche che non erano state agganciate dal numero sul cellulare. Controllando poi i telefoni degli amici gli investigatori scoprirono che il numero della ragazzina era un altro. Chi fece lo scambio delle sim?

Una parziale indicazione arriva dall'amica di Adele, che quella notte consumò droga con la ragazza e i due ragazzi, compreso Gabriele Rigotti, assolto tre giorni fa in abbreviato per la stessa vicenda. "Il telefonino me lo diede Sergio quando arrivammo in ospedale. Io e Gabriele - ha detto la ragazzina - eravamo tornati in casa a prendere lo zaino di Adele mentre Sergio era salito in ambulanza con lei".

Bernardin è accusato di spaccio e morte come conseguenza di altro reato. Secondo quanto ricostruito dagli agenti della Mobile, i due (difesi dagli avvocati Elio e Riccardo Di Rella, Nicola Devoto, Giorgio Franchini e Luigi Sannino) la sera in cui morì Adele avevano consumato Mdma a casa di Rigotti con la ragazza e un'altra minorenne: la droga era stata acquistata da un pusher di 17 anni a Busalla.