
"Ieri - continua il post - tramite il mio avvocato ho fatto sapere che è mia intenzione saldare gli oltre 7mila euro proprio per evitare ogni polemica strumentale in campagna elettorale. Sono certo della correttezza del mio comportamento e di aver sempre sostenuto spese attinenti all'attività politica. Non ho fatto spese personali, non ho utilizzato alcuna carta di credito e a dimostrazione di ciò non esiste infatti neanche una fattura intestata a mio nome".
"Ritengo e ne sono certo che - spiega - tutto il gruppo del Pd abbia avuto un comportamento corretto. Alla fine di questa triste vicenda, appena sarà riconosciuta la mia estraneità ai fatti contestati, chiederò la restituzione della cifra che mi sono impegnato a pagare. La vicenda mi rammarica e mi amareggia ma la buona politica, invece, ha fiducia nella magistratura. Preciso che siamo ancora nella fase della richiesta di rinvio a giudizio che sarà verificata finalmente da un giudice e non dall'accusa che mi consentirà di iniziare a difendermi. Aspetterò che questa vicenda si concluda con l'animo di chi sa di essere dalla parte giusta".
IL COMMENTO
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