Il ministero dell'Ambiente si è costituito parte civile all'udienza preliminare a carico delle due persone accusate per il rogo che a metà gennaio 2017 devastò le colline di Genova, mandando in fumo 800 ettari di vegetazione.
L'udienza si è svolta davanti al gup Claudio Siclari che ha rinviato al prossimo 16 maggio. Il pubblico ministero Michele Stagno aveva chiesto il rinvio a giudizio per un operaio di 45 anni e il responsabile della sicurezza. Entrambi sono accusati di incendio colposo aggravato. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della forestale, l'operaio stava lavorando alla sistemazione di un paramasso sulla A12 nei pressi dell'area di servizio di Sant'Ilario quando gli era caduto il flessibile. Dall'utensile erano partite scintille che avevano innescato il rogo.
Le fiamme erano state domate in tre giorni e avevano avvolto l'intera città in una cintura di fuoco. Alcune abitazioni erano state evacuate e avevano subito lievi danni. L'operaio ha chiesto di patteggiare una condanna a otto mesi. E' in corso una trattativa con il ministero per il ripristino dell'area anche a titolo di risarcimento: verrebbero fatte opere di ingegneria e piantati alberi in alcune zone dove la vegetazione venne devastata.
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Genova, incendi gennaio 2017: il ministero dell'Ambiente si costituisce parte civile
Il pm ha chiesto il rinvio a giudizio per un operaio e il responsabile della sicurezza.
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