Politica

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Ecco la rivoluzione della Vincenzi. Il nuovo sindaco, la sindaco pardon, come promesso in campagna elettorale, inizia a tagliare drasticamente, non solo a parole, i costi della politica, in concreto i consigli di amministrazione delle società partecipate del Comune di Genova che sulla carta, e senza considerare le collegate, sono la bellezza di 33 per quasi ottanta consiglieri, e altrettanti stipendi, caselle bianche escluse. Oggi infatti i cda sono composti da diversi membri indicati dal comune mentre con la nuova era, che comincerà quando scadono, salteranno molte teste, si perderanno migliaia e migliaia di emolumenti fino a oggi molto generosi e altrettanto per i gettoni di presenza. Per i cittadini invece significa finalmente risparmio di risorse pubbliche. Nel caso di società non al 100 per cento di proprietà del comune, ci sarà un’azione di persuasione per limitare al 3 il numero totale dei consiglieri: ad esempio creando un unico rappresentante per regione comune e provincia e invitando anche gli altri a fare altrettanto. Poi c’è da ricordare l’incompattibilità, nuova, tra la carica di assessore e quella di membro del cda di partecipate. Vedi Mario Margini che deve lasciare la Società per Cornigliano, in favore di chi? Osiamo chiedere … Non è il tema della conferenza stampa risponde piccata la Vincenzi. Il primo cda che verrà rinnovato con questo criterio sarà quello della municipalizzata dei servizi funebri… che ironia della sorte è già composto da soli tre componenti a 30mila euro all’anno lorde per il presidente Sacchini e 516 euro lorde a presenza per i due consiglieri. E infine trasparenza con una seduta annuale del consiglio comunale che discuterà dell’efficacia di queste partecipate grazie a puntuali e puntigliosi report che verranno compilati in apposite schede, come già per i vari settori del Comune. e monitorate da una apposita commissione. L’obiettivo finale sarà quello di, chissà, diminuire anche nel numero la selva di partecipate e collegate.