Gli inserzionisti britannici minacciano di abbandonare Facebook dopo la vicenda del sospetto abuso dei dati di decine di milioni di utenti. E' quanto emerge da una riunione dell'Isba, l'organismo che rappresenta le maggiori agenzie pubblicitarie del Regno, il cui messaggio - a quanto riferisce la Bbc - è: "Il troppo è troppo". David Kershaw, boss del colosso M&C Saatchi, conferma poi che la minaccia di passare su altre piattaforme "non è un bluff" in mancanza di garanzia di svolte sulla sicurezza dei dati.
Facebook smentisce la voce, riferita nei giorni scorsi dal New York Times, secondo cui il capo della sicurezza del social, Alex Stamos, avrebbe lasciato il suo ruolo e dovrebbe lasciare la società in agosto. Facebook in una nota riprende la smentita fatta dallo stesso Stamos via Twitter: "Nonostante le voci, sono ancora impegnato con il mio lavoro in Facebook. È vero che il mio ruolo è cambiato. Attualmente sto trascorrendo più tempo esplorando rischi di sicurezza emergenti e lavorando sulla sicurezza delle elezioni".
cronaca
Facebook, gli inserzionisti inglesi vogliono lasciare: "Non è un bluff"
Dopo lo scandalo sulla violazione dei dati
53 secondi di lettura
TAGS
TOP VIDEO
Venerdì 22 Novembre 2024
Con 'Breathe' su Primocanale rivive la tragedia del Covid
Giovedì 21 Novembre 2024
Processo Morandi, incognita feste sulle udienze. In aula il 2 dicembre
Venerdì 22 Novembre 2024
Cultura, il sogno di Palazzo Ducale: "Biglietti gratis per le scuole"
Giovedì 21 Novembre 2024
Primocanile - Cani e gatti in redazione, gli animali di Primocanale
Ultime notizie
- Nada Cella, a dicembre si decidono gli elementi di prova per il processo
- Imperia, spettacolare incidente sul Lungomare Vespucci
- Grand Prix di ginnastica, sabato al Palasport di Genova il grande evento
- Imperia, in Prefettura l'incontro con il Garante per la tutela delle vittime di reato
- Sampdoria, a Palermo la maglia contro la violenza sulle donne
- I chiavaresi sulla svolta del cold case di Nada Cella: "Qui tanti hanno taciuto"
IL COMMENTO
Blazquez, basta mezze parole: è il momento di dire tutta la verità
Ddl vittime incuria, speriamo la norma non venga usata mai più