cronaca

Alla base la perdita di una scommessa
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 Un uomo di 83 anni imputato per l'omicidio della moglie è stato assolto in quanto giudicato incapace di intendere e volere al momento dei fatti. La sentenza è stata emessa oggi dal giudice per l'udienza preliminare del tribunale della Spezia, Marta Perazzo. Per l'uomo anche la contestuale revoca della misura cautelare del ricovero presso una struttura di cura.

L'episodio risale al febbraio dello scorso anno. L'uomo aveva ucciso la moglie, di quattro anni più giovane, dapprima colpendola per tre volte alla testa con un tagliere in legno, poi soffocandola con un cuscino. L'anziano si era poi recato a piedi fino alla caserma del comando provinciale, a Migliarina, per confessare e costituirsi.

E' stato lo stesso pubblico ministero a chiedere l'assoluzione dell'imputato, all'esito della perizia psichiatrica cui era stato sottoposto. Alla base dell'uxoricidio, secondo la procura, c'era la perdita di una scommessa, che aveva portato l'uomo, piccolo imprenditore, in uno stato di prostrazione e di angoscia al pensiero di non riuscire a far quadrare i conti.