
Ma cio’ che sfugge al piano emotivo di questa storia scritta da Ballardini al suo terzo mandato rossoblu,’ è che il tecnico romagnolo ha freddi numeri clamorosamente dalla sua. Ballardini da quando ha sostituito Juric, la decisione l’ha presa Preziosi e l’ha pure azzeccata, sia chiaro, ha fatto 35 punti che significano salvezza con quattro giornate di anticipo ma che a ben vedere addirittura segnalano che con questo signore in panchina il Grifone ha tenuta una marcia europea. Escluse Juventus e Napoli in 22 partite Perin e compagni hanno tenuto il passo di Roma e Atalanta (39), Lazio (37) inter (36). Poi il Genoa al settimo posto con Milan e Fiorentina. Come vogliamo chiamarla questa pagina di calcio? Certo, il gioco ha un po’ lasciato a desiderare ma quando hai bisogno di uscire dal penultimo posto in classifica devi usare i mezzi a tua disposizione e Ballardini ha puntato sul gruppo, sull’umiltà e sulla difesa ad oltranza. Ha vinto lui. Preziosi ha ragione quando dice che la squadra non era da retrocessione, qualche valore c’è eccome rispetto alle ultime quattro o cinque, ma non si puo’ chiedere a Bolt di fare i record con 20 chili sulla schiena. Ora con calma si guarderà al futuro per non ripetere due stagioni tormentate che comunque allungano la scia di permanenza in seria A del Genoa e questo a Preziosi lo si deve riconoscere così come è serio che lui possa tornare allo stadio senza antidiluviane contestazioni tanto quanto il presidente debba riflettere comunque sugli umori, che sono importanti anche nel calcio. Poi se arriverà Nicola o chissà chi, sarà il benvenuto.
IL COMMENTO
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