Qualcuno sostiene di aver sentito lo schiocco di qualche tappo di champagne nei meandri umidi della Val di Lemme, dove c'è l'imboccatura numero uno degli scavi del Terzo Valico. E a Fegino, nei pressi del cantiere che buca l'Appennino nella sua perforazione iniziale verso i Giovi, più che botti da champagne sono rimbombati applausi. Per non parlare di Vesima alta, un po' di lato alle proprietà dello studio di Renzo Piano e dei possedimenti del marchese Giacomo Cattaneo Adorno, la zona in predicato per il primo cantiere della Gronda. Sembrava che il luogo dovesse essere “armato” di filo spinato, fossati e qualche cane lupo, pronto a scagliarsi contro operai, impiegati rivelatori e automezzi. Col cavolo. Stanno distendendo ghirlande di fiori e qualcuno ha già preparato uno striscione di cinquanta metri con sopra scritto “Welcome”.
Stiamo sognando, siamo vittime delle conseguenze di una movida troppo alcolizzata con conseguenti gite fuoriporta sulle colline dell'entroterra e della costa genovese? Manco per idea. Semplicemente riflettiamo sulle nuove triangolazioni che riguardano il nostro territorio e il suo futuro, mentre a Roma, tra vagiti sempre più sonori, nasce il Primo Governo del nuovo mondo politico, la Terza Repubblica o la politica 4.0. Chiamatela come volete, ma se si ragiona in proiezione immediatamente genovese e ligure su quel parto plurigemellare (c'è anche Forza Italia in “benevola” attenzione, come ha inventato niente meno che il governatore Giovanni Toti) si calcolano immediate e e sconvolgenti conseguenze.
Chi era il nemico giurato del Terzo Valico, della Gronda, di ogni nuova opera pubblica, che segnasse il territorio? Ma il Movimento Cinque Stelle, che proprio dopo il voto del 4 marzo per bocca di Alice Salvatore, la Giovanna d'Arco pentastellata, consigliera regionale, aveva duramente ribadito: bloccheremo il Terzo Valico e la Gronda. Anzi, dirotteremo subito i milioni di euro già assegnati al collegamento ferroviario, totalmente inutile, e li indirizzeremo sui collegamenti vigenti per migliorarli. Era la stessa linea che Luigi De Maio, in due ripetute visite pre elettorali, aveva sonoramente ribadito senza incertezze: il Terzo Valico non s'ha da fa!!!!!
Chi era ed è il sostenitore numero uno del Terzo valico e della Gronda, se non il nostro trionfante centro destra con alfieri Giovanni Toti, il governatore e l'ex super assessore Edoardo Rixi, oggi deputato e magari prossimo ministro o sottosegretario del nuovo icocervo governo con dentro i grillini?
Traete voi le conseguenze di questo bell'intreccio: nel nuovo governo si sommano le due posizioni antitetiche sul tema per noi liguri cruciali, quello delle infrastrutture, con la postilla della posizione di Forza Italia e di Berlusconi, “benevoli” verso la creatura nascitura, anche se non inquadrati nella formazione. Il Governo Berlusconi è stato il primo a finanziare il Terzo Valico nei lotti costituzionali, stabiliti per sbloccarlo qualche anno fa.
Come finirà? Certo le opere genovesi e liguri non saranno la priorità per il governo che nasce con una tale dirompente carica di novità, ma su questo territorio quello che conta saranno le posizioni tra le forze politiche e i loro nuovi equilibri, inimmaginabili fino a ieri. La realtà supera perfino la fantasia e probabilmente questo esercizio si estederà a tanti altri temi che riguardano Genova e la Liguria. La consigliera Alice Salvatore proseguirà la sua frontale battaglia per impedire la costruzione del Galliera bis, che il governo ligure e quello genovese sostengono compatti a fianco del cardinale Angelo Bagnasco? E' solo un esempio dei cento che si possono “sfornare”, riferendosi sia al comune che alla Regione.
Certo sarà divertente e spettacolare assistere a cambi di direzione, voltafaccia, improvvisi silenzi, avanzate e ritirate. Dovremo fornirci di nuove mappe e nuove calcolatrici per misurare come cambia il dibattito politico amministrativo con una sola certezza, anch'essa carica di una sorprendente novità, fino a qualche anno fa impensabile nella sua sfolgorante evidenza: il Pd che governava tutto con rocciosa sicumera , sarà da solo all'opposizione in uno splendido isolamento che forse gli servirà a uscire dalle sue sabbie mobili.
politica
Tappi di champagne in galleria e la Gronda si ricopre di petali rosa
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