Il 'muro di Berlino' (c'è chi lo ha scritto con una consonante in meno) cadrà in una ventina di giorni. E al suo posto nascerà una fascia di rispetto alberata, larga circa 6 metri, che in futuro potrà essere arricchita con aiuole e una protezione in bambù contro il rumore e l'inquinamento.
È la prima vittoria dei residenti di Lungomare Canepa, che dopo settimane di pazienti trattative con le istituzioni hanno ottenuto la variante al progetto. Inizia in queste ore la demolizione della barriera in cemento costruita a protezione della nuova arteria di scorrimento, un diaframma che nel punto più critico dista meno di 30 centimetri dai balconi dei palazzi. Il primo step dei lavori verrà seguito da Anas, poi nel 2019 il Comune interverrà per completarlo in una seconda fase.
Una modifica che però contribuirà ad allungare i tempi per finire i lavori: i più ottimisti parlano di settembre-ottobre 2018, ma con ogni probabilità l'apertura definitiva slitterà al 2019.
"È vero, bastava un po' di buonsenso. Ma noi non siamo qui per guardare il passato", commenta il sindaco Marco Bucci arrivato insieme all'assessore Paolo Fanghella e ai tecnici di Sviluppo Genova per dare una prima picconata simbolica. In mattinata erano stati i residenti, armati di martelli e mazzuoli, a sfogarsi sul muro della vergogna, in diretta a Live News Mattina su Primocanale. "Non abbiamo mai pensato di andarcene di qui - dicono - e vogliamo che questo sia solo il primo passo verso la riqualificazione di Sampierdarena".
La domanda è scontata: se si poteva fare diversamente, perché si è scelto in partenza di soffocare le case? "Noi abbiamo fatto il progetto secondo le richieste di Anas, Comune e tutti gli enti, che volevano una strada a sei corsie - spiega Luca Castagna, l'ingegnere responsabile del procedimento per Sviluppo Genova - mentre, con questa variante che dovrà essere approvata dalla conferenza dei servizi, diventeranno cinque".
Il trucco progettuale è piuttosto semplice. Nel punto dove sorgerà la nuova fascia di rispetto, la carreggiata in direzione ponente avrà due sole corsie. Appena superata la strettoia tornerà la terza, che fungerà da rampa di svincolo per tornare verso Sampierdarena. Dal punto di vista economico, invece, lo scherzetto costerà circa 200 mila euro. Spese che, tuttavia, non saranno a carico del Comune.
Le novità non finiscono qui. Come spiegato dall'assessore Fanghella, il Lungomare Canepa 'bis' avrà due varchi verso via Sampierdarena (gli abitanti ne chiedevano tre), con la possibilità di aggiungerne un altro se si deciderà di abbassare il limite di velocità a 60 km/h. Spazio poi ad altre richieste del Comitato, come la realizzazione di una galleria che protegga tutta la strada, un'ipotesi difficile da realizzare ma che "prenderemo in considerazione quando la strada passerà dalla gestione di Anas al Comune - annuncia il sindaco Bucci - anche se ancora non abbiamo idea di quanto ci potrà costare".
Quello del muro da abbattere (e che sarebbe stato più logico non costruire) sarà forse l'ultimo intoppo nel travagliatissimo cantiere di Lungomare Canepa. "Quando lo vedremo completato? Mi hanno parlato di settembre-ottobre", ipotizza Bucci. Ma gli ingegneri di Sviluppo Genova arricciano il naso: "Contavamo di terminare a fine anno, ma con questi rallentamenti ci servirà qualche altro mese".
cronaca
Cade il muro di Lungomare Canepa. E la data dell'apertura slitta al 2019
Bucci dà la prima picconata, vittoria del Comitato
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