
Nei giorni scorsi, il magistrato ha iscritto nel registro degli indagati cinque persone: Fabio Agnetto e Carlo Antonaci, necrofori dipendenti di Amiu, l'azienda municipale dei servizi che gestisce anche l'obitorio, e Simone Giannelli, Carlo Siffredi e Francesco Pinna, dipendenti di alcune pompe funebri. Le accuse, a vario titolo, sono di corruzione e rivelazione di segreto d'ufficio. Secondo gli inquirenti l'addetto alla camera mortuaria, saputo del decesso di un paziente o dell'arrivo di una salma all'obitorio, contattava il referente dell'agenzia funebre privata per avvisarlo. Poi, avvicinava i parenti del morto e indirizzava di volta in volta da chi andare, il tutto in cambio di soldi.
IL COMMENTO
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